Meta aveva bloccato la pubblicazione dei post in Ucraina da parte di alcuni media russi. Ora l’azienda di Menlo Park ha oscurato le pagine di RT e Sputnik su Facebook e Instagram all’interno dell’Unione europea, come richiesto da molti paesi e dalla Commissione europea. Decisione analoga è stata presa da TikTok e Microsoft. Twitter ha invece scelto una linea più morbida per limitare la diffusione delle fake news pro Russia.
RT e Sputnik fuori dall’Europa
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva promesso il ban dei due organi di stampa controllati dal governo russo per impedire la diffusione di bugie che giustificano la guerra di Putin. I social network sono ovviamente uno dei canali digitali preferiti per manipolare l’opinione pubblica. Nick Clegg, Presidente degli affari globali, ha comunicato che Meta ha rispettato le richieste, limitando l’accesso agli account di RT e Sputnik. Gli utenti europei non possono più vedere i loro post su Facebook e Instagram.
We have received requests from a number of Governments and the EU to take further steps in relation to Russian state controlled media. Given the exceptional nature of the current situation, we will be restricting access to RT and Sputnik across the EU at this time.
— Nick Clegg (@nickclegg) February 28, 2022
Nella pagina che elenca le misure attuate per bloccare la diffusione di fake news e proteggere i cittadini viene inoltre annunciata l’attivazione della crittografia per i messaggi diretti su Instagram. La funzionalità viene segnalata con una notifica e può essere utilizzata da tutti gli adulti in Ucraina e Russia.
TikTok ha comunicato che RT e Sputnik non possono più pubblicare post all’interno dell’Unione europea e le loro pagine non sono più visibili agli utenti europei. Anche Microsoft ha deciso di bloccare la diffusione delle fake news russe, eliminando i contenuti di RT e Sputnik dalla piattaforma Microsoft Start. Inoltre è stata rimossa l’app RT dal Microsoft Store, penalizzati i risultati delle ricerche su Bing e bandite tutte le inserzioni dei due media di stato.
Al momento YouTube ha solo bloccato le possibilità di monetizzazione. Twitter ha invece limitato la diffusione di tweet che riportano contenuti pubblicati dai media controllati dal governo russo. Una specifica etichetta indica agli utenti la provenienza delle informazioni.
Today, we’re adding labels to Tweets that share links to Russian state-affiliated media websites and are taking steps to significantly reduce the circulation of this content on Twitter.
We’ll roll out these labels to other state-affiliated media outlets in the coming weeks. pic.twitter.com/57Dycmn8lx
— Yoel Roth (@yoyoel) February 28, 2022
Aggiornamento: YouTube ha bloccato i canali di RT e Sputnik in Europa e nel Regno Unito con effetto immediato.