Microsoft contro il software usato

Microsoft contro il software usato

Un'azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti per il colosso di Redmond avrebbe riciclato milioni di dollari di licenze Office ricorrendo al mercato nero dei software
Un'azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti per il colosso di Redmond avrebbe riciclato milioni di dollari di licenze Office ricorrendo al mercato nero dei software

Microsoft ha accusato Global Electronic Recycling (GER), azienda che si occupa di riciclaggio, di aver disseminato 70mila copie di Office nel mercato nero .

Non sarebbe la prima volta che Microsoft cerca di contrastare il business di società terze di rivendere licenze software: nel 2011, per esempio, è finita nel mirino dell’antitrust spagnolo per questo. Da allora, poi, la questione della legittimità del mercato di seconda mano del software sembra essersi ulteriormente chiarita: già nel 2012 la Corte di Giustizia dell’ Unione Europea ha ribadito il principio di esaurimento del diritto d’autore nella vicenda che vedeva contrapposte Oracle e usedSoft, condizionandolo solo al fatto che non si può alla fine superare (evidentemente) il numero di utenti previsti dalla licenza originale.

Tuttavia stavolta Redmond potrebbe avere ragione: tra Microsoft e Global Electronic Recycling vi erano rapporti di lavoro e in particolare un contratto per lo smaltimento certificato ed il riciclaggio dei dispositivi Microsoft, comprensivi i software ed i relativi materiali restituiti, obsoleti o in surplus.

Tra questi, in particolare vi sarebbero state una grande quantità di schede contenenti la Product Key di Office che per un motivo o per un altro Redmond non era più interessata a commercializzare: invece di essere distrutte, tuttavia, queste sono state prese dai depositi di GER e immesse nel mercato nero.

Per questo, Microsoft accusa ora GER di violazione contrattuale, mancanze contrattuali e violazione di copyright secondo il principio della secondary liability che chiama in causa per responsabilità oggettive un soggetto ritenuto corresponsabile anche se non direttamente coinvolto nell’infrazione.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
12 ott 2015
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