Web – “Microsoft ha minacciato di farci causa per via del nostro sostegno allo sviluppo del supporto NTFS per Linux, e noi abbiamo sciolto il nostro accordo di licenza nei loro confronti in risposta alla richiesta di cessare il supporto allo sviluppo di Linux. Microsoft ci ha chiesto di cancellare ogni tool NTFS che noi abbiamo già fornito ai nostri clienti e rispettare i loro diritti di proprietà. Come risultato, noi non forniremo più questi tool negli Stati Uniti.”
Questo il messaggio con cui Jeff V. Merkey, noto esponente della comunità degli sviluppatori del kernel Linux e presidente di una piccola software house dello Utah, fa sapere al mondo l’accusa rivoltagli da Microsoft per non aver rispettato, secondo il colosso di Redmond, gli accordi di “non divulgazione” riguardanti la tecnologia del file system NTFS.
La software house di Merkey, la Timpanogas Research Group, è sviluppatrice di molti tool in grado di portare la compatibilità NTFS su Linux, fra cui Fenris, che consente di far girare i file system di Windows NT e NetWare nativamente su di un server Linux.
Merkey si dice allibito dalle accuse rivoltegli da Microsoft, che in una mail lo avrebbe addirittura tacciato di “cospirare con Linux” per danneggiare l’azienda. Lui si difende sostenendo che i patti firmati con il big di Redmond erano molto aperti e consentivano alla sua società di sviluppare qualsiasi tool NTFS di cui i suoi clienti avessero avuto bisogno. Evidentemente Linux, in questi accordi, non era previsto: che si tratti di un sistema operativo “sotto sanzioni”?