Microsoft, il volto di Cortana

Microsoft, il volto di Cortana

Emergono nuovi dettagli sull'assistente virtuale per i prossimi Windows Phone: Cortana frugherà fra i dati dell'utente per consigliarlo e rispondere alle sue domande. Anche Yahoo ha in serbo progetti ambiziosi
Emergono nuovi dettagli sull'assistente virtuale per i prossimi Windows Phone: Cortana frugherà fra i dati dell'utente per consigliarlo e rispondere alle sue domande. Anche Yahoo ha in serbo progetti ambiziosi

L’assistente vocale che Microsoft preso in prestito dal mondo di Halo per animare gli smartphone che monteranno le prossime versioni di Windows Phone inizia definirsi: già il prossimo update, Windows Phone 8.1, potrà contare su Cortana .

A confermarlo, dopo le prime indiscrezioni dei mesi scorsi, è The Verge , che ha individuato tracce di Cortana in un recente SDK e ha ottenuto informazioni da non meglio precisate fonti interne a Microsoft. Il carattere di Cortana, si spiega, si configurerà come un ibrido tra la discrezione di Siri e la solerzia dei servizi di Google Now, sarà al servizio dell’utente e sempre operativa per raggranellare dati che possano essere elaborati per conoscerlo meglio.

Cortana, innanzitutto, avrà un aspetto tondeggiante e si animerà nel momento in cui verrà interrogata o starà processando informazioni: The Verge promette anche dei guizzi di vivacità che si adatteranno al contesto delle domande poste dall’utente.

Per rispondere agli interrogativi, oltre ad attingere a Bing, l’assistente di Windows Phone farà riferimento alle informazioni sulla localizzazione, ai contatti, ai promemoria: in sostanza, a tutti i dati che l’utente affida al proprio smartphone . Proprio sulla base di questi dati, Cortana selezionerà le informazioni che potrebbero risultare utili all’utente: potrà suggerire l’aggiunta di un promemoria qualora si ricevano messaggi che presuppongono appuntamenti, fornire le previsioni del tempo stilate sulla base della localizzazione dei prossimi spostamenti, o la musica da ascoltare in determinati contesti.

Spetterà all’utente scegliere dove Cortana possa frugare: The Verge anticipa che sarà possibile gestire l’invasività di Cortana attraverso una funzione denominata Notebook, grazie alla quale si potrà stabilire quali categorie di dati rendere accessibili , e anche cancellare o modificare queste informazioni. Come ogni assistente che si rispetti, inoltre, Cortana potrà altresì essere messa a tacere, impostando notifiche silenziose.

La prova del fuoco di Cortana è prevista “per i prossimi mesi”, con l’aggiornamento di Windows Phone e per i terminali che lo supporteranno: se solo in quel momento sarà possibile giudicare la qualità dell’interazione con l’assistente vocale, c’è chi già prospetta un futuro di integrazione che possa abbracciare tutto l’ecosistema di Microsoft, da Windows a Xbox. Insieme a Cortana, in parallelo con il lavoro di Apple su Siri e di Google su Now, si sta muovendo anche Yahoo, che ha appena siglato un accordo con la Carnegie Mellon University per il progetto InMind. Con 5 anni di lavoro, e un investimento di 10 milioni di dollari, fornendo ai ricercatori l’accesso all’infrastruttura, al software e ai dati degli utenti, Yahoo auspica di sviluppare delle applicazioni che, basandosi sulla comprensione del contesto in cui sono immerse, possano gestire una conversazione rudimentale con l’uomo.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 21 feb 2014
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