La borsa USA sta mettendo fortemente sotto pressione il settore tecnologico, ma in questa tempesta di trimestrali c’è un nome che potrebbe uscirne indenne più di altri: si tratta di Microsoft, che alla prova dei numeri ha saputo dimostrare di aver messo in piedi un equilibrio stabile pressoché su tutti i fronti. Le azioni sono cadute del 14% nell’ultimo mese con una forte oscillazione avuta anche nelle ultime ore pre-trimestrale, ma i numeri hanno portato già nelle contrattazioni after-hour ad un parziale recupero. Stiamo parlando di azioni che nell’ultimo anno hanno guadagnato ben il 35%, corroborando le ipotesi per cui nei listini tecnologici stesse per gonfiarsi una nuova bolla simile ad altre già viste nei decenni passati.
La trimestrale Microsoft
I numeri sono frutto di tutto ciò che è accaduto in questi ultimi mesi: un percorso di successi sull’onda della pandemia, con il mondo chiuso in casa e il digitale che ha spadroneggiato nel lavoro, nella scuola, nell’intrattenimento e nelle comunicazioni personali. Microsoft si è trovata posizionata ottimamente in mezzo a questo delirio ed ogni singolo asset ha potuto trarne giovamento. Il risultato finale è in un incremento del 20% nelle entrate (51,7 miliardi nel periodo di riferimento), con guadagni netti pari a 18,8 miliardi (+21% nel trimestre terminato il 31 dicembre scorso).
Le note liete sono su tutti i fronti, con Office e Windows a guidare la volata grazie a numeri che surclassano anche le aspettative degli analisti. Le vendite OEM di Windows hanno portato entrate aumentate del 25% anno su anno, così come il comparto Azure è cresciuto del 13% e la famiglia Surface dell’8%. Ottime le performance anche di LinkedIn (+37%) e Bing (+32%).
Grande attenzione, ovviamente, è rivolta al comparto gaming: Microsoft vede il segno “più” anche su questo fronte, dove però l’acquisizione di Activision Blizzard mette nuova legna sul fuoco per ambizioni destinate alla monetizzazione soltanto ad operazione conclusa.
Microsoft ha oggi in dote qualcosa come 1,4 miliardi di dispositivi Windows-based nel mondo. Su questa base il gruppo conta di coltivare tanto la propria offerta software, quanto la propria produzione gaming. Satya Nadella esprime piena soddisfazione in tal senso: “penso che siamo ben posizionati per cogliere ciò che credo sarà essenziale sulla prossima era di Internet. Penso che sarà un mondo più aperto dove le persone potranno costruire il proprio metaverso“.
Microsoft si dice pronta per il futuro, insomma, ma i numeri dicono che lo è anche per il presente.