Tredici città italiane hanno dato il proprio assenso e si sono candidate a diventare palestra per un progetto di Mobility as a Service voluto e annunciato dal Ministero dell’Innovazione. La manifestazione poteva essere depositata entro il mese di ottobre e così è stato: 13 comuni capoluogo di città metropolitane hanno dato il proprio assenso. Interessate al progetto tutte le città metropolitane italiane, dunque, tranne Messina:
- Bari
- Bologna
- Cagliari
- Catania
- Firenze
- Genova
- Milano
- Napoli
- Palermo
- Reggio Calabria
- Roma
- Torino
- Venezia
Il progetto “MaaS” rientra nei piani finanziati dal PNRR:
La Misura introduce un nuovo concetto di mobilità che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato, accessibili all’utente finale attraverso un unico canale digitale. Questi servizi operano attraverso “piattaforme digitali di intermediazione” che abilitano diverse funzionalità – quali informazione, programmazione e prenotazione di viaggi, pagamento unificato dei servizi, operazioni post-viaggio – capaci di rispondere in modo personalizzato a tutte le esigenze di mobilità.
La digitalizzazione entra quindi pesantemente all’interno di un progetto integrato di mobilità che punta a stravolgere il modo di spostarsi dentro e verso le città metropolitane, migliorando i servizi pubblici ed ammodernando i tessuti cittadini anzitutto attraverso spostamenti più semplici ed efficaci.
Inizia ora la seconda fase di attuazione: un Avviso Pubblico dal quale sarà possibile scegliere i tre progetti pilota di altrettante città “leader” che potranno ottenere specifico finanziamento a fronte dell’inizio della sperimentazione. In seguito saranno identificate sette città “follower” che avranno ulteriore finanziamento per mettere a terra i propri progetti anche sulla base delle risultanze delle prime tre città attive sul MaaS.