Il cursore che lampeggia sotto l’ultima domanda del modulo Google, quel momento di vuoto mentale quando non si sa più cosa chiedere. Ma con Gemini, il blocco dello scrittore diventerà un lontano ricordo.
Moduli Google: Gemini suggerisce le domande, addio blocco dello scrittore
La nuova funzione “Suggerisci domande” non è un generatore casuale di domande. Gemini analizza quello che è stato già scritto nel modulo e comprende il contesto, l’obiettivo, il tono. Se si sta creando un sondaggio sulla soddisfazione clienti, ad esempio, suggerirà domande pertinenti. Se è un questionario per un evento, proporrà domande a tema.

Ogni volta che si clicca il pulsante “Suggerisci domande” (che appare magicamente quando si hanno almeno due domande nel modulo), Gemini propone fino a quattro nuove domande pronte per l’uso. Basta un clic sulla casella in alto a destra della domanda suggerita per aggiungerla al proprio modulo. Gemini non si limita al testo, consiglia anche il tipo di domanda più appropriato e le opzioni di risposta, se necessarie.
I limiti di Gemini su Moduli Google
Al momento, Gemini non funziona ancora con moduli multi-sezione e non supporta le impostazioni specifiche per i quiz. Inoltre, nonostante Google Moduli sia disponibile in molte lingue, le funzioni AI per ora parlano solo inglese. Ma sono limitazioni temporanee.
L’invasione di Gemini
Google sta sistematicamente integrando Gemini in tutte le sue app. In Moduli, l’AI può già creare form completi da zero e riassumere le risposte ai sondaggi. È come se Google stesse trasformando ogni sua applicazione in un assistente intelligente.
La funzione è in fase di roll out per gli utenti Workspace Business Standard/Plus, Enterprise Standard/Plus, Google AI Pro e Ultra, e chi ha acquistato i componenti aggiuntivi Gemini. Serve qualche settimana perché arrivi a tutti gli utenti idonei, e bisogna avere attivate le funzionalità intelligenti.