Lentamente ma inesorabilmente, il mistero che circonda il progetto Moto X si dirada per lasciare il posto a informazioni e presentazioni più o meno ufficiali. Arrivano dunque le conferme sulle funzionalità software del terminale, la sua discussa capacità di “stare sempre in ascolto” e le prime foto reali del dispositivo grazie al presidente di Google Eric Schmidt.
Lo smartphone “made in the USA” – a cui sono state affidate le speranze di rilancio del brand Motorola – fa la sua comparsa in un breve spot promozionale del carrier statunitense Rogers, con poche ma significative informazioni fornite a beneficio degli utenti statunitensi.
La modalità “always-on” di Moto X, su tutte, è la caratteristica che attira maggiore attenzione : il terminale ha un microfono sempre aperto per intercettare i comandi vocali e il fatidico “OK Google Now”, in seguito al quale vengono fornite informazioni in tempo reale pertinenti alle richieste dell’utente. Nel video si accenna a meteo, mappe stradali e altro.
Il video di Rogers evidenzia poi il nuovo sistema di notifiche visualizzate sullo schermo, discreto e basato su icone stilizzate piuttosto che su LED. Caratteristica anche l’applicazione per scattare fotografiche, che si attiva con un paio di “frustate” del polso e permette di catturare immagini premendo direttamente sullo schermo touch; la cattura in serie si ottiene tenendo il dito premuto sul display.
Moto X è atteso al debutto nel terzo trimestre del 2013 con un prezzo ancora da comunicare , e in attesa di maggiori informazioni ufficiali spetta al presidente esecutivo di Google alimentare il chiacchiericcio andandosene in giro con il terminale: le forme ricurve (simili all’HTC One) e la scocca bianca del Moto X di Eric Schmidt, simili a quelle apparse in Rete mesi fa , sono state catturate dalle agenzie in occasione della business conference annuale di Allen & Co.
Google exec Eric Schmidt using "what appears to be" the not yet released Moto X phone. #sunvalley13 pic.twitter.com/9G6ouyYZNK
— Gary He (@garyhe) July 12, 2013
Alfonso Maruccia
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Ma in Italia
Ma se introdotto in Italia, il sistema favorirebbe per caso il voto di scambio, visto che basta che un "picciotto" stia dietro il votante e controlli cosa fa? Oppure si può adottare senza timori? Comunque il PC deve essere dotato di un lettore di scheda, tipo questo immagino:[img]http://nikastic.com/media/catalog/category/usb-multi-card-reader.jpg[/img]E uno dovrebbe comprarlo apposta per votare da casa? Prendo il tram, e vado al seggio. Costa meno. :|Gracchus BabeufRe: Ma in Italia
Sul fatto di comprarlo, da noi in Trentino già l'abbiamo per leggere le tessere sanitarie, anche se è molto meno versatile di quello che hai postato, quindi non deve essere un gran costo per la collettività, anche paragonato agli attuali costi elettorali... Resta il problema del picciotto, che a mio parere è una motivazione più che sufficiente per eliminare qualsiasi idea di voto elettronico a parte cose ibride tipo quelle sperimentate da noi (vai nella cabina e voti con un PC in cabina. Il voto viene stampato da una stampante dentro l'urna ed è più facile leggerlo rispetto al voto tradizionale, inoltre è possibile contare i voti in maniera automatica ad urne chiuse, anche se restano i cartacei stampati per eventuali riconteggi).LordKelvinRe: Ma in Italia
- Scritto da: LordKelvin> Sul fatto di comprarlo, da noi in Trentino già> l'abbiamo per leggere le tessere sanitarie, anche> se è molto meno versatile di quello che hai> postato, quindi non deve essere un gran costo per> la collettività, anche paragonato agli attuali> costi elettorali...Per quanto riguarda il voto elettronico in Estonia, da quanto leggo, è gratis la carta di identità elettronica che si inserisce nella scheda. Il lettore di scheda lo paga l'elettore.Ovviamente qualcuno lo avrà già a casa per questioni sue. Ma gli altri? Comprare un oggetto solo per un voto ogni 4 anni...Gracchus BabeufRe: Ma in Italia
Non è che ce l'ho a mie spese, me l'ha fornito la PAT (intesa come Provincia Autonoma di Trento) in modo gratuito e lo stesso ha fatto a tutti i Cittadini provinciali che ne abbiano fatto richiesta. Non credo sia un problema a livello economico fornirlo a tutti i Cittadini delle altre regioni, visto e considerato quanto si spende per i seggi oggi (politiche, regionali, provinciali, comunali, referendum, europee, sempre più spesso anticipate; magari fosse ogni 4 anni...). Ad ogni modo a mio parere il problema principale resta quello di garantire la "segretezza" del voto, nel senso di cui parlavi nel primo post.LordKelvinRe: Ma in Italia
- Scritto da: Gracchus Babeuf> solo per un voto ogni 4> anni...Beato te che vivi all'estero :DFunzRe: Ma in Italia
no, tipo questo:http://www.comune.cormano.mi.it/CRS/img/lettoreCRS.jpgpietrosegretezza
votano con una tessera (identificativa) e da un pc (identificabile dal ip) e ci si fa problemi sulla segretezza del voto ?mai capita la 'paura' a esser aperti e esporre le proprie idee convinzioni e quindi ideologia anche politica.MZorzyRe: segretezza
- Scritto da: MZorzy> mai capita la 'paura' a esser aperti e esporre le> proprie idee convinzioni e quindi ideologia anche> politica.Non tutte le democrazie hanno avuto il voto segreto fin dall'inizio. In Gran Bretagna dal 1688 al 1872 in effetti non esisteva, però si eleggevano parlamenti sovrani anche così. Idem negli Stati uniti, il voto segreto venne riconosciuto a livello generale solo nel 1891. Epperò, se si stabilisce il principio che il voto debba essere segreto, non si possono istituire eccezioni per permettere sistemi più moderni. Nel senso che o è sempre segreto, o è sempre pubblico.Gracchus BabeufRe: segretezza
non intendevo dire che dev esser pubblico il voto, ma che la sua segretezza è un piuttosto un illusione di segretezza. sopratutto con quelo elettronicoMZorzyRe: segretezza
- Scritto da: MZorzy> non intendevo dire che dev esser pubblico il> voto, ma che la sua segretezza è un piuttosto un> illusione di segretezza. sopratutto con quelo> elettronicoMa infatti persino in Estonia è sostanzialmente un esperimento e lo adottano i volontari, nessuno sa se verrà reso definitivo, e in particolare se l'Unione Europea accetterà questo sistema in futuro per le elezioni all'europarlamento.L'Estonia è una nazione di recente indipendenza e relativamente piccola, e può permettersi questi esperimenti. Altrove avrebbero conseguenze molto più pesanti, se sfuggissero di mano.Gracchus BabeufRe: segretezza
- Scritto da: MZorzy> > mai capita la 'paura' a esser aperti e esporre le> proprie idee convinzioni e quindi ideologia anche> politica.non si tratta di paura ma di libertà, ti faccio un esempio, ti minacciano/pagano per votare una determinata persona/partito, se il voto è palese sei costretto a votarla, se è segreto puoi votare chi ti pare.pietroRe: segretezza
- Scritto da: pietro> > > > mai capita la 'paura' a esser aperti e> esporre> le> > proprie idee convinzioni e quindi ideologia> anche> > politica.> > non si tratta di paura ma di libertà, ti faccio> un esempio, ti minacciano/pagano per votare una> determinata persona/partito, se il voto è palese> sei costretto a votarla, se è segreto puoi votare> chi ti> pare.Aggiungo che con la delinquenza organizzata questo controllo del voto c'è comunque, se il cittadino si piega a questo sistema. Uno dei metodi: recarsi al seggio con una scheda consegnata dal referente e già votata, metterla nell'urna come se la votazione fosse stata effettuata nella cabina, e poi tornarsene dal referente e consegnargli la scheda bianca ricevuta al seggio.Gracchus BabeufRe: segretezza
- Scritto da: Gracchus Babeuf> - Scritto da: pietro> > > > > > > > mai capita la 'paura' a esser aperti e> > esporre> > le> > > proprie idee convinzioni e quindi> ideologia> > anche> > > politica.> > > > non si tratta di paura ma di libertà, ti> faccio> > un esempio, ti minacciano/pagano per votare> una> > determinata persona/partito, se il voto è> palese> > sei costretto a votarla, se è segreto puoi> votare> > chi ti> > pare.> > Aggiungo che con la delinquenza organizzata> questo controllo del voto c'è comunque, se il> cittadino si piega a questo sistema. Uno dei> metodi: recarsi al seggio con una scheda> consegnata dal referente e già votata, metterla> nell'urna come se la votazione fosse stata> effettuata nella cabina, e poi tornarsene dal> referente e consegnargli la scheda bianca> ricevuta al> seggio.ogni scheda elettorale è firmata da tutti gli scrutatori del seggio, le schede sono contate e tutte le schede che ti consegnano devono essere immesse nelle urne, è un po' difficile XXXXXXX la prima, ci deve essere la complicità almeno di uno scrutatore, comunque sì, si può fare.Alla fine ne mancherebbe una, ci vuole ancora l'intervento del complice.pietroGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 lug 2013Ti potrebbe interessare