Motore di ricerca per volti digitali

Motore di ricerca per volti digitali

La start-up Polar Rose lancerà un software gratuito capace di individuare ed archiviare le immagini di una stessa persona: la tecnologia si basa sui faceprint, le impronte uniche del volto. Ecco come funziona
La start-up Polar Rose lancerà un software gratuito capace di individuare ed archiviare le immagini di una stessa persona: la tecnologia si basa sui faceprint, le impronte uniche del volto. Ecco come funziona

I motori di ricerca per immagini esistono già, così come esistono software di riconoscimento delle immagini, ma la start-up svedese Polar Rose è sicura di avere in mano un progetto unico. Il nuovo software gratuito della società scandinava permetterà di effettuare ricerche, sia sul proprio PC che online, sfruttando le potenzialità di una tecnologia che estrapola delle “matrici numeriche” dalle immagini, e in particolare dai volti che contengono.

L’applicazione, spiega l’azienda, analizza le foto digitali per individuare i volti, poi procede con la conversione dei dati dal modello 2D a quello 3D. Il risultato finale è una sorta di matrice che gli specialisti del settore chiamano “faceprint” (impronta facciale).

Polar Rose ha spiegato che il riconoscimento informatico delle immagini e dei volti consentirà di aprire tutta una serie di nuovi servizi, come la localizzazione di immagini simili o di foto di una stessa persona. Un motore ad hoc, potrebbe poi consentire agli utenti di aggiungere dettagli alle immagini (tag), completando così la base dati collettiva condivisa online, come già accade su diverse piattaforme.

“Adesso siamo nell’era visuale del Web. Un aspetto che avrà notevoli implicazioni per il genere di informazioni che troviamo”, ha dichiarato Mikkel Thagaard, vicepresidente del business development dell’azienda. L’idea di fondo, dunque, è aiutare gli utenti a gestire al meglio le proprie collezioni di foto, raggruppando i volti simili. Estendendo il concetto all’intero web sarà possibile individuare ed organizzare interi album.

Polar Rose, considerati i possibili effetti collaterali sulla privacy, sottolinea che non archivierà alcuna foto nel proprio database, ma solo i faceprint che possano permettere la comparazione. Nel tempo, verrà creato un gigantesco indice per la catalogazione e l’individuazione delle immagini digitali.

“Puoi etichettare le foto con il nome, o individuarle grazie al faceprint”, ha sottolineato Jan Erik Solem, fondatore e CTO dell’azienda. “Polar Rose effettuerà le ricerche e la catalogazione solo sulle fotografie liberamente pubblicate online e non nei database privati. Inoltre abbiamo deciso di non vendere la nostra tecnologia per scopi di sorveglianza o di intelligence”. L’obiettivo, insomma, è quello di alimentare il divertimento e rendere disponibile un servizio aperto e trasparente.

La prima versione test del software sarà disponibile il prossimo marzo. Nel secondo quarto del 2007, invece, sarà il momento della versione per terminali mobili. Entro il prossimo autunno verrà completato poi il primo indice di foto digitali presenti online.

“Detta tutta, almeno per ora, si tratta una soluzione interessante più che un vero e proprio business”, ha commentato Mike McGuire, analista di Gartner. In realtà già c’è chi pensa a motori di ricerca video dalle caratteristiche simili, anche se siamo fermi a tagging avanzato e motori a fonemi .

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Pubblicato il
21 dic 2006
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