Sono in totale 2.189 le multe comminate dalla Guardia di Finanza agli utenti del pezzotto, coloro che hanno deciso di pagare un abbonamento illegale a prezzo ridotto per vedere in diretta le partite di calcio e altri eventi o contenuti. L’importo varia da 154 a 5.000 euro. Sulla questione si registra l’intervento di DAZN, che esulta per l’esito dell’operazione congratulandosi con chi l’ha resa possibile.
La posizione di DAZN sulle multe per il pezzotto
Riportiamo di seguito in forma integrale le parole di Stefano Azzi, CEO della piattaforma per l’Italia. La dichiarazione è stata raccolta a margine della conferenza stampa organizzata da Lega Serie A, andata in scena ieri a Roma e dedicata proprio alla lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio. Ne abbiamo ricevuto il comunicato in redazione.
Innanzitutto, bisogna riconoscere lo sforzo posto in essere da tutte le istituzioni che, con diverso ruolo, stanno combattendo questa piaga sociale: Parlamento, che ha adottato il nuovo quadro normativo, AGCOM, che lo applica giornalmente, e Guardia di Finanza che, come abbiamo saputo oggi, ha avviato un severo sistema di monitoraggio delle violazioni di
chi compra pirateria.
A risultare determinanti per le indagini sono stati i pagamenti tracciabili impiegati dagli utenti del pezzotto. Gli estremi delle carte di credito hanno permesso di risalire alle identità degli abbonati.
Cominciano ad essere acciuffati coloro che scavalcano i cancelli per entrare su spalti digitali senza avere pagato il biglietto; va rotta l’abitudine all’illegalità. È dovuto a chi gioca pulito. Ai tifosi che scelgono l’abbonamento legale, pagando per sostenere la propria squadra ed i propri campioni e, quindi, meritando uno spettacolo all’altezza. Alle squadre che, direttamente o indirettamente, non incassano il biglietto di questi hooligans digitali. La pirateria ruba risorse a tutti e tradisce la vera passione, oltre ad essere un reato.
Nel suo intervento, il numero uno di DAZN cita anche i rischi legati alla sicurezza corsi da quelli che definisce hoolingans digitali.
Dietro a un link illegale non c’è mai solo la trasmissione di una partita: c’è il furto di dati personali e di identità, c’è sottrazione di strumenti di pagamento. Chi compra illegalmente da rivenditori illegali si espone al rischio, spesso la certezza, di offrire a queste pericolose organizzazioni criminali molte opportunità di compiere altri reati.
La prima battaglia contro chi offre champagne ai criminali
è vinta. Una lotta combattuta con le armi delle novità normative e tecnologiche (come il Piracy Shield) introdotte negli ultimi anni.
Chi clicca senza pensarci spalanca la porta agli hacker e offre champagne ai criminali. Lo dobbiamo allo sport stesso perché senza un pubblico sano tutto perde valore: il suo futuro, la competizione e la passione.
Sono distribuite in tutto il territorio nazionale le 2.189 multe inflitte dalla Guardia di Finanza. Tra le città più colpite figurano Palermo (128) e Roma (118).