MyDoom, querelle sulla quantità di danni

MyDoom, querelle sulla quantità di danni

Una rispettata società di consulenza afferma che il worm più diffuso della storia ha causato quasi 40 miliardi di dollari di danni in tutto il Mondo. Una stima assurda secondo i detrattori, che parlano di isteria da virus
Una rispettata società di consulenza afferma che il worm più diffuso della storia ha causato quasi 40 miliardi di dollari di danni in tutto il Mondo. Una stima assurda secondo i detrattori, che parlano di isteria da virus


Roma – Quale ammontare di danni può aver provocato in tutto il mondo un worm come MyDoom , capace di infilarsi in centinaia di migliaia di computer in tutto il mondo e sferrare un attacco via internet ? Secondo l’autorevole società di ricerche e analisi di mercato londinese mi2g i danni provocati sono 38,5 miliardi di dollari .

La stima di mi2g è ora al centro di un acceso dibattito alimentato dai gestori di Vmyths , sito nato per mettere alla berlina quella che definisce isteria da virus .

Stando all’ultimo bollettino di Vmyths, la stima di mi2g è pari al 40 per cento dei danni subiti dalla città di New York per gli attacchi terroristici dell’11 settembre, è il doppio di quanto sia costato agli Stati Uniti il terribile uragano Andrew del 1992 ed è ben l’1,6 per cento del budget federale americano. Secondo il sito anti-isteria, dunque, la stima di mi2g è semplicemente assurda. Ma è una stima che mi2g riassume in un rapporto che vende online per 30 dollari.

Vmyths ha anche citato nei suoi bollettini i funzionari di Trend Micro , uno dei principali produttori di software antivirus, che in passato hanno dichiarato di non poter calcolare la quantità di danni prodotta da un virus perché non raccolgono le informazioni necessarie”.

Questo però non vuol dire, secondo mi2g, che quei dati non possano essere raccolti. Secondo l’azienda, dunque, ciò che serve per capire l’ammontare di danni provocato da un worm di questo tipo sono una serie di informazioni che comprendono: costi dei servizi di assistenza telefonici o a domicilio, ritardati pagamenti, dover affidare attività interne temporaneamente a strutture esterne, perdite di occasioni d’affari, intasamento di banda di connessione, diminuzione della capacità produttiva, deviazione dei tempi di lavoro del management, costo dei software e degli aggiornamenti di recupero”.

Stando ad una intervista rilasciata da mi2g, inoltre, “ci sono prove empiriche che confermano la dimensione delle nostre stime. Nel momento più critico dell’attacco di MyDoom, una grossa azienda londinese ha dovuto chiudere i propri uffici per un paio di giorni perché erano continuamente assaliti da email infette, notifiche di messaggi che non possono essere consegnati e messaggi di allerta virus”.

Sarebbe da vedere, a questo punto, quante sono invece le imprese che non hanno chiuso…

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Pubblicato il
9 feb 2004
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