Napster, il MIT ferma i Metallica

Napster, il MIT ferma i Metallica

Il prestigioso istituto di ricerca insieme ad altre grandi università americane non ha alcuna intenzione di chiudere ai suoi l'accesso al sistema di file-sharing come richiesto a gran voce da Metallica, Dr.Dre e da una schiera di industriali
Il prestigioso istituto di ricerca insieme ad altre grandi università americane non ha alcuna intenzione di chiudere ai suoi l'accesso al sistema di file-sharing come richiesto a gran voce da Metallica, Dr.Dre e da una schiera di industriali


Boston (USA) – Il MIT non ha alcuna intenzione di chiudere ai suoi l’accesso a Napster, il sistemone di file-sharing. Con il prestigioso istituto di ricerca americano si sono schierate anche altre illustri università che hanno respinto la richiesta della band dei Metallica, del rapper Dr.Dre e di altri di inserire filtri contro l’accesso a Napster dai propri campus.

Il Massachussets Institute of Technology e l’Università di Stanford. ai quali si unirà nei prossimi giorni anche la Harvard University, sono le istituzioni che hanno rimandato al mittente la richiesta degli avvocati dei Metallica. Questi avevano incontrato i rettori delle università chiedendo filtri anti-Napster e sostenendo che chi non avesse collaborato avrebbe potuto essere accusato di “favorire il furto di prodotti sottoposti al diritto d’autore”.

In una lettera inviata ai legali dei Metallica, il vicepresidente dei sistemi informativi del MIT, James D. Bruce, ha spiegato che “il MIT ha una lunga storia nell’offrire ai docenti, al personale e agli studenti accesso ad Internet senza censura. La libertà accademica è più importante”. La decisione del MIT, di Stanford e quella prevista nei prossimi giorni di Harvard “cozza” con le scelte di segno opposto compiute da altri istituti meno noti, come le università di Amherst e Smith, che hanno introdotto filtri per impedire ai propri studenti l’accesso a Napster. A loro dire, la condivisione di file musicali via Napster “congestionava” le linee.

Il prossimo 2 ottobre, intanto, Napster torna in tribunale contro i suoi accusatori, gli avvocati dell’associazione dei discografici RIAA. La decisione del MIT e degli altri istituti “di punta” di non limitare l’accesso a Napster è probabile che giochi un ruolo da non sottovalutare relativamente alla posizione del sistema di file-sharing nel corso del dibattimento.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 set 2000
Link copiato negli appunti