NASA, rover alla formattazione remota

NASA, rover alla formattazione remota

L'agenzia spaziale USA pianifica un'operazione di formattazione della memoria Flash di uno dei suoi rover marziani, una procedura necessaria a ripristinare la stabilità di un sistema che di recente ha fatto i capricci
L'agenzia spaziale USA pianifica un'operazione di formattazione della memoria Flash di uno dei suoi rover marziani, una procedura necessaria a ripristinare la stabilità di un sistema che di recente ha fatto i capricci

NASA comunica l’intenzione di formattare la memoria Flash di Opportunity, uno dei rover in attività su Marte che da 10 anni fornisce alla comunità scientifica dati e informazioni sulle caratteristiche e il suolo del Pianeta Rosso.

La gloriosa lista di scoperte rese possibili da Opportunity include la composizione rocciosa a base di argilla chiamata Esperance – segno inequivocabile del fatto che una volta Marte era percorso da corsi d’acqua – ma negli ultimi tempi il rover ha dato segni di instabilità con diversi reset autoindotti del software di bordo.

Il problema, comunica NASA, è da attribuire al logoramento di alcune celle di memoria della memoria Flash che il rover usa per archiviare i dati, quindi l’agenzia pianifica di avviare una procedura di riformattazione dei chip Flash così da identificare le celle non più utilizzabili ed escluderle dal processo di archiviazione dei dati.

La riformattazione è un processo a basso rischio , rassicura NASA, visto che le “sequenze critiche” e il software per il sistema di controllo sono archiviati altrove – su altri chip di memoria non volatile – e non corrono il rischio di essere cancellati da un comando inviato al rover da milioni di chilometri di distanza.

SLS Se l’impresa di ripristino delle celle di memoria di Opportunity appare ardita da un punto di vista tecnologico, non meno audace è la volontà di NASA di riaffermare i piani per lo sviluppo del super-razzo alla base del progetto Space Launch System (SLS). SLS è destinato a prendere il posto del sistema STS (Space Transportation System) che ha contribuito alla gloriosa carriera dello Shuttle nel secolo scorso, potrà contare sul più potente razzo vettore mai costruito sulla Terra – persino più potente del colossale Saturn V che ha portato l’uomo sulla Luna – e stando a quanto dice NASA farà il suo viaggio inaugurale entro il 2018 , trasportando una capsula Orion (priva di equipaggio umano) oltre l’orbita lunare, preparando il terreno alla missione marziana del 2030.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
8 set 2014
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