Domani a Huston, negli Stati Uniti d’America, partirà un esperimento della NASA atto a capire quanto stress potrà causare un viaggio interplanetario verso Phobos, una delle due lune di Marte. La durata di un viaggio simile è di circa 45 giorni, e parteciperà al test anche un italiano.
Sono 4 i volontari che si sono proposti a questo test, e il nostro concittadino è Pietro Di Tillio: i colleghi di Focus hanno parlato con il volontario per scoprire tutti i dettagli legati a questo test scientifico che precede, si spera, il viaggio vero e proprio.
Pietro Di Tillio parteciperà al test scientifico per il viaggio simulato sulla luna di Marte
La missione, che fa parte del programma HERA (Human Exploration Research Analog), si farà al Johnson Space Center di Houston e riprodurrà la struttura e le condizioni del viaggio che, nella realtà, durerà 45 giorni e porterà verso Phobos.
Per ricreare tutti gli stressori necessari per vedere le giuste reazioni e studiare i feedback, i quattro volontari non potranno parlare con nessun al di fuori del centro di controllo della missione della NASA; permessa invece una chiamata a settimana con la propria famiglia. A rendere il tutto realistico, ci sarà anche il rallentamento delle chiamate, visto che più distante si troverà la nave, e più ci metterà il segnale a percorrere il tragitto.
Per il resto, nei 45 giorni di test i quattro volontari faranno delle task giornaliere che verranno comunicate una volta saliti a bordo, e potranno svolgere esercizi di ginnastica per tenersi in forma. Non mancheranno anche libri e riviste, musica e tutto ciò che può allietare il totale di 1.080 ore che passeranno insieme.
Secondo Di Tullio, le difficoltà più grandi che incontreranno saranno legate alla parte psicologica, l’unica che non può essere allenata in modo preciso (mentre per ciò che riguarda fisico e esperienza con la tecnologia).