NASA, un muro tra USA e Russia

NASA, un muro tra USA e Russia

L'attrito tra l'agenzia spaziale statunitense e il suo equivalente russo è palpabile, con NASA che conferma la sospensione dei rapporti per decisione della politica di Washington. La gestione della ISS fa storia a sé, per il momento
L'attrito tra l'agenzia spaziale statunitense e il suo equivalente russo è palpabile, con NASA che conferma la sospensione dei rapporti per decisione della politica di Washington. La gestione della ISS fa storia a sé, per il momento

Rpma – Il clima da Guerra Fredda fra USA e Russia scaturito dalla crisi Ucraina si fa sempre più pesante, e ora a essere coinvolte sono le agenzie spaziali che fanno capo alle due potenze mondiali: i rapporti tra NASA e Roscosmos si deteriorano, al punto che l’agenzia statunitense annuncia l’interruzione di tutti i rapporti con i funzionari russi fino a nuovo ordine.

La notizia arriva grazie alla diffusione pubblica di un memorandum privato di NASA, dove l’agenzia spaziale chiama espressamente in causa la “continua violazione della sovranità e integrità territoriale ucraina” da parte dei russi e ordina, dietro mandato del governo statunitense, di sospendere tutti i contatti con i rappresentanti del governo russo.

Stando al memorandum, i funzionari NASA dovranno interrompere attività quali viaggi in Russia, visite dei rappresentati russi alle installazioni di NASA, meeting bilaterali, comunicazioni via posta elettronica, teleconferenze e videoconferenze.

L’unica eccezione a questa nuova cortina di ferro è apparentemente rappresentata dalle attività operative a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, così come non sono preclusi i meeting multilaterali comprendenti partecipanti russi – posto che essi avvengano al di fuori del territorio russo.

La posizione assunta da NASA si fa notare per la sua particolare, inedita severità, e a rimarcare ulteriormente la dose arriva la conferma pubblica del memorandum via post su Google+ : NASA coglie l’occasione per accusare apertamente il Congresso di aver tagliato i fondi all’agenzia spaziale, che ora è infatti costretta a servirsi delle capsule Soyuz di Roscosmos per portare i propri astronauti sulla ISS e farli tornare sul suolo statunitense.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 apr 2014
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