Pittsburgh (USA) – Un gruppo di studenti universitari statunitensi, appassionati di videogame ed interessati alle loro particolarità tecnologiche, ha deciso di lanciare un progetto simile in tutto e per tutto a Wikipedia : un’ enciclopedia collaborativa , aperta al contributo diretto degli utenti, interamente dedicata agli ultimi 35 anni d’innovazione videoludica. È il Game Innovation Database , conosciuto anche come GIDb.
“Il database sarà l’annale che consegnerà al futuro l’intera storia dell’intrattenimento digitale”, ha dichiarato il Prof. Jesse Schell della Carnegie Mellon University in un’intervista alla BBC . “L’obiettivo del GIDb è di raccogliere e spiegare tutte le innovazioni tecnologiche introdotte dai videogiochi: quando, dove, come e soprattutto perché sono importanti”, ha poi aggiunto.
Gli studenti che hanno fondato l’archivio, guidati da Schell, vogliono trasformare il GIDb in uno strumento formativo : non solo una raccolta d’informazioni specializzate e di nicchia, adatte ai veri appassionati, ma un indice di riferimento per chiunque voglia assaporare pienamente i vecchi ricordi dell’infanzia o semplicemente documentarsi in modo professionale.
“Sarà una risorsa essenziale per tutti i designer ed i professionisti del settore videoludico”, ha sottolineato Schell, “e gli addetti ai lavori potranno sapere in qualsiasi momento ciò che è accaduto prima di loro”. Attualmente, il GIDb conta già su circa 350 articoli particolarmente dettagliati. Gli utenti possono eseguire l’invio di foto, modificare gli articoli esistenti o crearne di nuovi. L’unico problema, per il momento, è che il sito ha attirato talmente tanti visitatori da essere letteralmente andato in tilt .
Il progetto GIDb non è comunque il primo sforzo collettivo di carattere enciclopedico nato all’interno della comunità globale di videogiocatori. GamerWiki , infatti, è nata molto tempo prima di GIDb e conta su oltre 1100 articoli in lingua inglese. Se in futuro i due archivi decidessero di fondersi in un’unica grande opera, si legge su alcuni blog dedicati ai videogiochi, non sarebbe affatto una pessima idea.
Tommaso Lombardi