Da circa un anno, Facebook Watch non realizza più show e serie TV originali. Grazie ad un documento relativo ad un causa antitrust si scopre ora che la decisione di interrompere la produzione non era dovuta solo alla riduzione dei costi, ma anche per fare un piacere ad uno dei principali clienti per l’advertising: Netflix. Gli accordi tra le due aziende prevedono inoltre l’accesso ai messaggi privati degli utenti.
Privilegi esclusivi per Netflix?
Nel documento, depositato in tribunale e relativo ad una causa intentata da alcuni clienti che accusano Meta di pratiche anticoncorrenziali, viene evidenziata la “relazione speciale” tra Facebook e Netflix. Reed Hastings, co-fondatore di Netflix, ha gestito direttamente vari accordi che riguardano le spese per l’advertising, la condivisione dei dati e i negoziati per la fine del servizio di streaming video, quando era membro del consiglio di amministrazione di Facebook tra il 2011 e il 2019.
Dal documento si deduce che lo sviluppo di show originali per Facebook Watch è stato interrotto per non perdere uno dei clienti che spende di più in pubblicità. Uno degli accordi prevede, a partire dal 2013, l’accesso tramite API ai messaggi privati degli utenti da parte di Netflix. Contrariamente a quanto dichiarato da Facebook ad aprile 2018, Netflix usa i messaggi privati per gli annunci personalizzati.
In base al documento, un nuovo accordo di condivisione dei dati è stato sottoscritto a luglio 2018. Non è noto se è ancora in vigore. Netflix ha promesso di raggiungere una spesa di 200 milioni di dollari in advertising entro il 2019.