Nel telefonino infilano la Storia

Nel telefonino infilano la Storia

Nuova offerta per chi dispone di un occhio d'aquila: potrà vedere sullo schermino del cellulare i programmi di punta di History Channel. News Corporation si fa piccina picciò
Nuova offerta per chi dispone di un occhio d'aquila: potrà vedere sullo schermino del cellulare i programmi di punta di History Channel. News Corporation si fa piccina picciò


Torino – Novità televisive per il cellulare: il più improbabile degli schermi Tv, il display del telefonino, è ora oggetto delle coccole del canale satellitare Fox International Channels , intenzionato ad esplorare le opportunità di tecnologie diverse, come la telefonia mobile di terza generazione.

Alla Fiera del Libro di Torino l’emittente del gruppo News Corporation di Rupert Murdoch ha spiegato di voler infilare i documentari del suo History Channel proprio dentro i telefonini.

La speranza di Fox, come di molti altri operatori, è che riversare questo genere di prodotti nei cellulari smuova l’interesse degli utenti. Ed ecco quindi che l’azienda annuncia di avere in cantiere una serie di altri progetti non solo per la microtv ma anche per inondare di contenuti la banda larga “tradizionale”. Se la microtv piacerà, Fox darà anche vita ad un canale entertainment dedicato.

Quella di Fox non è certo una mossa che arriva a sorpresa. Questo è un momento in cui nella microtv mobile dicono di crederci tutti e ci spendono pure: Vodafone è l’ultima ad aver annunciato il varo di un nuovo canale televisivo e Tre in occasione della partita di campionato di domenica scorsa, Milan-Juventus, ha realizzato un programma in studio pensato solo per i cellulari. Non sono però disponibili i dati di audience.

Nonostante il sempre crescente interesse degli operatori e dei broadcaster nei confronti delle possibilità offerte dai cellulari e dall’UMTS, non è ancora chiaro se sarà quest’ultimo lo standard che si imporrà per la trasmissione dei contenuti televisivi. I principali produttori (Nokia e Motorola) stanno infatti sperimentando, con crescente impegno, lo standard di trasmissione DVBH , già popolare in Estremo Oriente. Il DVBH abbatterebbe i costi a monte e a valle perché è broadcast, come la televisione normale; a differenza della TV tramite Internet mobile, che è on demand. Il DVBH ha bisogno però di una rete ad hoc per la trasmissione del segnale e quindi potrebbero passare alcuni anni prima del lancio.

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Pubblicato il
10 mag 2005
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