NetSystem non mi ha convinto

NetSystem non mi ha convinto

Come funziona la connessione satellitare ad Internet? Ecco tutti i problemi riscontrati da un utente che ha testato il sistema NetSystem e non ne è rimasto convinto
Come funziona la connessione satellitare ad Internet? Ecco tutti i problemi riscontrati da un utente che ha testato il sistema NetSystem e non ne è rimasto convinto

Web – Banda larga, questa sconosciuta. La maggior parte degli utilizzatori della grande rete sarebbe contenta di buttare via il vecchio modem e imboccare la superstrada dell’alta velocità. E invece sembra essere ancora un privilegio di pochi. E mentre le offerte flat PSTN e ISDN sembrano destinate a scomparire, l’ADSL stenta a prendere il volo sia per i prezzi troppo alti (grazie Telecom) sia perchè la copertura è ancora a macchie.

L’alternativa su linea elettrica sembra ancora lontana e allora questa banda larga dov’è? Forse una risposta potrebbe essere proprio il satellite, tenendo però presente che le attuali offerte satellitari (economicamente accessibili) prevedono l’uso di una connessione terrestre con cui inviare le richieste su Internet.

Vediamo di capire come funziona: una volta stabilita una connessione tradizionale (analogica o digitale) si crea una sorta di rete privata fra l’utente e il server della società fornitrice dell’accesso satellitare. A questo punto ogni richiesta (pagine, file, documenti) viene fatta a questo proxy che si occuperà di reperire l’informazione e spedirla al satellite (tenete presente che una connessione internet funziona con pacchetti tcp e quindi un file necessita di parecchi instradamenti al server terrestre). Questo ci aiuta a capire uno dei limiti del satellite e cioè che essendoci diversi intermediari, file molto leggeri impiegano più tempo del previsto (va considerato, inoltre, il tempo di riallineamento dei satelliti geostazionari).

Il modem analogico viaggia alla velocità di 56kbps, le ADSL (in Italia) raggiungono i 640 kbps, il satellite arriva a 2mbit/s (è dunque potenzialmente superiore ai suoi “rivali”).

Veniamo ora all’offerta Netsystem , che ho sperimentato di persona.

Una volta installato il software ed effettuata la registrazione è possibile utilizzare i vari servizi accessibili tramite il telecomando software.

Il primo tasto è quello della “WebTV”, che presenta 6 canali tematici (Sport, videogiochi, Trend, Entertainment, Dot.TV e Music), tutti quanti pessimi per qualità, sia nei contenuti (paragonabili a programmi di serie C sul modello delle tv regionali) sia nell’immagine (320×240 è la risoluzione adottata). Il tutto farcito con pubblicità. E proprio la pubblicità è il motore economico del sistema: infatti in fondo al telecomando viene visualizzato un banner sempre in primo piano.

Il secondo servizio disponibile è il “FastDownload” ossia la possibilità di scaricare programmi che vengono “mandati in onda” e, a parte la scelta del software che mi è sembrata alquanto arbitraria, molto spesso capita che i file scaricati siano corrotti e quindi dovrete aspettare diverse ore prima che vengano ritrasmessi. E’ vero che 1024kbps sono tanti ma mi è sembrato un servizio poco fruibile. Il terzo tasto riguarda il “webcasting” che tuttavia non viene avviato da qui, ma necessita di un ulteriore software scaricabile dal sito. Il servizio è ancora in beta test ma anche qui l’utilità ci è sembrata pressoché nulla. Infatti i vari siti (che vengono mandati in onda) presentano solo la home page o al massimo il primo livello e, come noto, in molti casi le pagine iniziali dei siti sono solo delle “vetrine” prive di contenuti.

Passiamo infine al bottone “News”. Anche qui un video di pessima qualità contornato da qualche breve notizia in formato testo (di cui ci risulta difficile capire il criterio di scelta). Presto due canali diventeranno a pagamento (uno di sport e uno erotico).

Come se non bastasse, dei vari canali televisivi non esiste un palinsesto, cosa che invece succede per i file di FastDownload, anche se è possibile conoscere anticipatamente il giorno ma non l’ora in cui verranno trasmessi.

Pur con questi servizi, però, non ho ancora stabilito una connessione ad internet perché tutto questo si riceve in quanto trasmesso in automatico dal satellite (modalità “Multicast”).

Premo il tasto ON e attivo la connessione.

Carico una pagina web qualunque e mi rendo immediatamente conto della lentezza (soprattutto nelle ore di punta), cosa che non accade con una normale connessione (il modem da solo è più veloce!). Avvio il download di un file e noto una velocità variabile dai 5 ai 10 kbyte/s: con un buon provider su linea ISDN non noterei nessuna differenza (anzi)! Avvio un secondo download contemporaneamente e comincio ad accorgermi della differenza (velocità totale 10-20 kbyte/s).

Fino a poco tempo fa era possibile raggiungere velocità di punta intorno ai 200 kbyte/s, ora sembra che il sistema sia stato limitato a 40 kbyte/s. Facendo due conti per questo Sat Internet bisogna spendere 399.000 per la scheda (più parabola) più il tempo di connessione; con la stessa cifra possiamo acquistare un modem ADSL e pagare il canone relativo! Ma le cattive sorprese non finiscono qui.

Vera nota dolente di tutto il sistema è il software sviluppato da Netsystem, il quale si appoggia a Internet Explorer 5 e Windows Media Player 7. Grava sulla CPU e sulla memoria in maniera davvero esagerata (il fastdownload che dovrebbe essere leggerissimo in realtà satura completamente il processore!) ed andandolo ad analizzare più da vicino (soprattutto il webcasting) è veramente raccapricciante: tutta una schiera di eseguibili, lanciati contemporaneamente, che banchettano e festeggiano consumando inesorabilmente la maggior parte delle risorse (e dire che la prova è stata eseguita su un AMD K7 a 700mhz equipaggiato con 256mb di RAM e scheda video Geforce 2 MX su Windows 2000).

A questo punto non mi sento di consigliare a nessuno tale acquisto notando anche l’atteggiamento di Netsystem che, nonostante le ingenti spese effettuate, non riesce a comprendere la necessità di un buon software e non dà peso al riscontro degli utenti. A questo punto l’unica speranza va riposta nella concorrenza, augurandoci che non si faccia attendere troppo.

Andrea di Bartolomeo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
13 giu 2001
Link copiato negli appunti