Neuralink, l’azienda di Elon Musk, ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per impiantare il suo innovativo chip cerebrale in un secondo paziente. Questo traguardo arriva dopo che l’azienda ha risolto i problemi riscontrati durante la prima sperimentazione sull’uomo, apportando gli aggiornamenti necessari, tra cui l’inserimento di alcuni fili ultrasottili del dispositivo più in profondità nel cervello.
Nolan Arbaugh è stato il primo a ricevere l’impianto del chip cerebrale di Neuralink dopo un tragico incidente di guida avvenuto nel 2016, che lo ha lasciato paralizzato dalle spalle in giù. Nonostante alcuni fili si siano staccati dal cervello di Arbaugh settimane dopo l’intervento, causando una diminuzione dei nodi efficaci, l’azienda è riuscita a modificare l’algoritmo per aumentare la traduzione del segnale senza dover rimuovere il chip.
Grazie all’impianto cerebrale, Arbaugh ha potuto giocare ai videogiochi, navigare in Internet e controllare il cursore del computer utilizzando solo il pensiero. Ha anche superato il record mondiale per la velocità con cui può controllare un cursore con la mente subito dopo l’intervento. Tuttavia, l’azienda ha dovuto affrontare alcune sfide, come la presenza di aria intrappolata nel cranio di Arbaugh dopo l’intervento iniziale, un fenomeno noto come pneumocefalo che, se non trattato, può causare gravi complicazioni.
Obiettivi futuri di Elon Musk
Neuralink sta testando il suo impianto per dare ai pazienti paralizzati la possibilità di usare i dispositivi digitali pensando da soli, una prospettiva che potrebbe aiutare le persone con lesioni al midollo spinale. Musk punta a giugno per l’impianto del secondo paziente e mira ad avere 10 persone con il chip quest’anno.
In futuro, l’azienda intende estendere le funzionalità del chip al mondo fisico per consentire il controllo di bracci robotici, sedie a rotelle e altre tecnologie che potrebbero contribuire ad aumentare l’indipendenza delle persone affette da tetraplegia.
Musk ha mostrato per la prima volta il chip nel 2020, dimostrando la tecnologia con un maiale di nome Gertrude, la cui attività cerebrale è stata visualizzata su un grande schermo mentre si aggirava in un recinto. Nel 2022, il mondo ha visto una scimmia con l’impianto usare la sua mente per giocare a un videogioco. E oggi… siamo al secondo paziente. Un traguardo di tutto rispetto per Neuralink.