Camminare è diventato troppo faticoso. Correre, un’impresa eroica. Nike ha colto il grido silenzioso di quella parte di umanità che si stanca dopo due rampe di scale e considera lo sport estremo alzarsi dal divano, mettendo un motore elettrico nelle scarpe. Si chiama Project Amplify, e l’azienda lo definisce con orgoglio il primo sistema di scarpe motorizzate al mondo
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Nike Amplify: le scarpe motorizzate per correre più veloce
È come se Nike avesse guardato le biciclette elettriche, quelle che hanno trasformato i ciclisti domenicali in Greg LeMond wannabe, e avesse pensato: “Perché fermarsi lì? Perché non motorizzare anche i piedi?”. Il risultato è un sistema composto da motore, meccanismo di trasmissione, batteria ricaricabile, e il tutto si integra in una scarpa che può essere indossata anche senza la parte robotica.
Nike tiene a precisare che queste scarpe non sono per gli atleti professionisti, senza offendere nessuno, quelli che sudano, soffrono, si allenano con dedizione monastica. No, sono per gli atleti che vogliono andare più veloci e più lontani con meno sforzo
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Chiamare atleta qualcuno che ha bisogno di un motore per correre è come chiamare chef qualcuno che scalda un pasto pronto al microonde. Ma il marketing è marketing, e nel 2025 siamo tutti atleti, anche quando la nostra attività fisica più intensa è camminare dal parcheggio all’ingresso del supermercato.
L’azienda descrive il sistema come se si avesse un secondo set di muscoli ai polpacci
. Muscoli fantasma motorizzati che spingono mentre si corre. E fa anche diversi esempi: alcune persone potrebbero passare da un’andatura di 12 minuti per miglio (1,6 km) a 10 minuti per miglio. Sono due minuti di differenza. Ma allenarsi un po’ di più per raggiungere lo stesso obiettivo, no?…
Project Amplify è solo un prototipo (per ora)
Spoiler: le scarpe motorizzate non si possono comprare. Per ora. Project Amplify è ancora in fase di sviluppo e deve essere testato. Michael Donaghu, Vice Presidente di Create The Future, Emerging Sport and Innovation di Nike, ha spiegato la filosofia dietro il progetto: Il nostro lavoro consiste nel pensare in grande mantenendo gli atleti al centro delle nostre preoccupazioni. La domanda che ha generato tutto questo? “E se potessimo trovare un modo per aiutare gli atleti ad andare più veloci e più lontani con meno energia e molto più divertimento?“
È una domanda che presuppone che il divertimento nella corsa derivi dall’andare veloce senza sforzo, piuttosto che, diciamo, dalla sensazione di superare i propri limiti o dal rilascio di endorfine dopo una bella sudata. Ma chi siamo noi per giudicare?
Con questo progetto, Nike sembra piuttosto voler dimostrare di saper ancora innovare. E per non farsi mancare nulla, Nike ha anche presentato Aero-FIT, una nuova tecnologia di raffreddamento per i vestiti sportivi dell’azienda. Questa tecnologia debutterà nel calcio nel 2026.
There is no finish line when it comes to innovating to serve athletes,
ha twittato Nike. Non c’è traguardo quando si tratta di innovare per servire gli atleti. È una frase che suona ispirazionale, ma… C’è qualcosa di profondamente rappresentativo della nostra era in questo prodotto. Viviamo in un tempo dove ogni sforzo fisico è visto come un problema da risolvere con la tecnologia. Camminare? C’è il monopattino elettrico, Scrivere una mail? C’è ChatGPT, Correre? Adesso ci sono le scarpe motorizzate.
E forse c’è un mercato per questo. Persone con problemi di mobilità che potrebbero beneficiare dell’assistenza motorizzata. Persone anziane che vogliono mantenere uno stile di vita attivo senza sovraccaricare articolazioni fragili. Ci sono usi legittimi e nobili per questa tecnologia.
Ma sappiamo come andrà a finire. Finiranno nelle gambe di ventenni perfettamente sani che vogliono sembrare più in forma di quanto realmente siano, e che posteranno i loro tempi di corsa senza menzionare l’assistenza motorizzata…