San Francisco (USA) – Galeotta fu la “s”. Il pool di legali del più grande motore di ricerca è nuovamente al lavoro. L’azienda californiana stavolta ha presentato una accusa di 68 pagine contro Froogles.com . Il titolare del dominio in questione avrebbe violato un marchio registrato da Google: Froogle.
Google, che ha deciso di ricorrere al Tribunale di New York per tutelarsi contro Froogles.com, si trova infatti nella scomodissima situazione di aver incassato un niet dall’ ICANN , l’organismo di supervisione dei domini. Come si ricorderà l’anno scorso ICANN aveva dichiarato che tra Froogles.com e Google.com non poteva esservi confusione.
Ma Google non si è arreso, soprattutto perché qualora venisse considerata valida la registrazione di Froogles.com effettuata dall’attuale società che lo gestisce potrebbe essere messo a rischio Froogle.com, il servizio di Google per lo shopping online.
E le speranze del colosso di Mountain View in questo caso sembrano ridotte. Richard Wolfe, proprietario del piccolo Froogles.com, si è infatti fin qui difeso con successo negando qualsiasi accusa di cybersquatting: aveva registrato il suo dominio già nel 2000, due anni prima che Google annunciasse il lancio di Froogle .
Ma in ballo forse c’è ancora di più. Proprio come accaduto con Booble.com , Google sembra ora confermare di ritenere potenzialmente abusive tutte le denominazioni che lessicalmente o foneticamente possano ricordare la propria. E questa è una tesi dal sapore vagamente estremistico destinata a mettere a dura prova i magistrati che presiedono il caso.