Non si dice Google, si dice Googlestein

Non si dice Google, si dice Googlestein

E se BigG dovesse ricostruire la sua storica homepage per migliorare il suo posizionamento nei motori? Una divertente guida in otto punti, per spiegare che cos'è SEO e perché ne parlano tutti
E se BigG dovesse ricostruire la sua storica homepage per migliorare il suo posizionamento nei motori? Una divertente guida in otto punti, per spiegare che cos'è SEO e perché ne parlano tutti

Anche i webmaster ridono. Per la serie “non prendiamoci troppo sul serio”, il sito meangene.com ha pensato di mostrare come sarebbe la storica, immacolata homepage di Google se dovesse rispondere ai misteriosi criteri di indicizzazione del suo motore . L’occasione è ottima anche per spiegare che cos’è la Search Engine Optimization ( SEO ), e perché è così importante. In questo settore, d’altronde, fioccano leggende e piazzisti, pronti a spacciarsi per autentici maghi del posizionamento, promettendo miracoli per il business di una piccola azienda.

Google prima della cura Primo passo: cross-linking , vale a dire collegamenti verso altri importanti risorse, per aiutare gli spider ad attribuire una corretta rilevanza alla pagina. Ma una homepage statica non fa bene al posizionamento: occorre quindi una bella botta di vita fatta di contenuti sempre aggiornati , magari le ricerche più ricercate e i link più cliccati. E bisognerà anche aumentare i link provenienti da altri siti: spazio quindi al social bookmarking , ridenominato SBSF ( Social Bookmark Spam Facilitators ).

Ora occorre mettere in evidenza le parole chiave, quelle che caratterizzano la pagina: search , ricerca, dovrà comparire ovunque possibile , così da massimizzare il suo impatto. E poi, spazio ad un sistema autogestito di condivisione sociale dei propri segnalibri, e magari pure un bel riquadro dedicato al proprio blog aziendale. E poi ancora, link in ingresso , magari attraverso qualche partnership con altri website di argomento analogo.

Google dopo la cura Ma il pezzo forte deve ancora arrivare: per far sì che tutto funzioni a dovere, la ciliegina sulla torta dovrà essere la keyword principale, la parola chiave che riassume il contenuto, compresa nella URL della pagina. Ecco fatto, Google è pronta per Google. Quanto è diversa questa pagina da un sito qualunque?

Luca Annunziata

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Pubblicato il
17 ott 2007
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