Roma – Mancano pochi giorni al countdown che porterà via dalle mani del presidente eletto Barack Obama il suo amato Blackberry. Tra dubbi, smentite ed un filo di speranza, il tempo passa inesorabile e, come accaduto in precedenza per l’inquilino uscente dalla Casa Bianca, per il nuovo leader statunitense potrebbe giungere il momento di scrivere l’email di congedo dal web e dalla comunicazione virtuale. Tutto finito quindi? Forse sì, ma nelle ultime ore si fa largo una nuova possibilità. L’ultima.
Come ben sanno i lettori di Punto Informatico il leader è costretto a rinunciare al suo dispositivo mobile personale per motivi di sicurezza nazionale e di privacy, sanciti dal Presidential Record Act . Il fido Blackberry costituisce un rischio, poiché attaccabile secondo i servizi segreti da parte di cracker e malintenzionati vari.
La soluzione? Rinunciare o, più semplicemente, cambiare smartphone, scegliendone uno più sicuro, con tanto di certificazione da parte della NSA , la National Security Agency . I due modelli in questione sono il Sectera Edge di General Dynamics e il Guardian di L-3 Communications , classificati come idonei per garantire una comunicazione vocale top secret, nonché navigazione web ed email a prova di qualsiasi attacco.
Meno eleganti del gioiello di RIM nelle forme (in molti li hanno etichettati come gli orridi cugini dell’ormai datato Treo 750 di Palm), i due PDA phone sono comunque dotati di tutto quello che ci si può aspettare, compreso il WiFi, e sono equipaggiati con Windows Mobile.
Il motivo della loro fama di apparecchi sicuri è dovuto al fatto che nascono dal progetto SME-PED , ovvero Secure Mobile Environment Portable Electronic Device iniziato nel 2005 e non ancora concluso, voluto per favorire la realizzazione di dispositivi a prova di tutto: così come mostrato nel video informativo riproposto più in basso il dispositivo è resistente agli urti, alle vibrazioni, alla polvere, al caldo e al gelo. E Obama, riuscirà a resistere alla tentazione?