Nullsoft (Gnutella, Winamp) ancora contro AOL

Nullsoft (Gnutella, Winamp) ancora contro AOL

Questa volta Nullsoft inventa un softwarino che consente di utilizzare il software di instant messaging della propria ex mamma senza visualizzare le pubblicità. La storia si ripete e AOL è fuori di sé
Questa volta Nullsoft inventa un softwarino che consente di utilizzare il software di instant messaging della propria ex mamma senza visualizzare le pubblicità. La storia si ripete e AOL è fuori di sé


San Francisco (USA) – Nuova “stoccata” ad America Online dai primi creatori di Gnutella e di Winamp, quelli della Nullsoft, che hanno messo a punto un programmino che consente di eliminare la visualizzazione della pubblicità agli utenti di AIM, il popolarissimo software di instant messaging del provider americano.

NullSoft , che fa parte del gruppo AOL, ha infatti posto a disposizione degli utenti Internet sul proprio sito il suo AIMazing , creando un problema grosso come una casa alla capogruppo, AOL appunto, che ha però cercato di minimizzare la cosa: “Si tratta solo di un programma di visualizzazione per gli utenti di Winamp e AIM. Niente di grave dunque, perché non abbiamo pubblicità paganti su quegli spazi”.

Va detto che lo scorso marzo, Nullsoft pubblicò sul proprio sito un programmino di file-sharing pensato per consentire agli utenti Internet di scambiarsi qualsiasi genere di file, compresi mp3, software e via dicendo. Proprio per questo, dopo pochi giorni AOL “ordinò” a Nullsoft di rimuovere quel software. Ma era troppo tardi: Gnutella, il programmone di file sharing utilizzato in tutto il Mondo da centinaia di migliaia di utenti, aveva iniziato il suo cammino. Oggi, con una revisione sostanziale del codice e in numerose versioni diverse, Gnutella “imperversa” in un settore, quello del file-sharing, al quale si oppongono con forza case discografiche, majors di Hollywood e via elencando.

Ma che Nullsoft sia una “spina nel fianco” per AOL lo testimonia anche “l’incidente” del mese scorso, quando alla piccola softwarehouse AOL chiese di rimuovere un motore di ricerca di file mp3. Motore che, com’è ovvio, consentiva di accedere non solo a materiale “protetto” da copyright ma anche a qualsiasi file mp3 distribuito liberamente sulla Rete.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
25 set 2000
Link copiato negli appunti