Nuovi compilatori open source per Itanium

Nuovi compilatori open source per Itanium

Il big di Santa Clara ha rilasciato il codice sorgente di un nuovo insieme di tool di compilazione per la famiglia di processori Itanium. Il framework, gratuito, gira sotto Linux ed è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca
Il big di Santa Clara ha rilasciato il codice sorgente di un nuovo insieme di tool di compilazione per la famiglia di processori Itanium. Il framework, gratuito, gira sotto Linux ed è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca


Assago – Ha geni cinesi il nuovo insieme di compilatori per Itanium sviluppato da Intel in collaborazione con l’Institute for Computing Technology (ICT) di Pechino. Il pacchetto, denominato Open Research Compiler (ORC) 2.0, gira su Linux ed è composto da tool open source destinati ai ricercatori impegnati nel campo dei compilatori e delle microarchitetture.

Intel ha spiegato che le nuove caratteristiche del compilatore forniscono indicazioni sull’implementazione di ottimizzazioni della gerarchia della memoria, funzioni di programmazione C++ e ottimizzazioni tra funzioni per l’architettura Itanium. ORC 2.0 comprende tool di analisi delle prestazioni che consentono di rilevare hot spot e colli di bottiglia.

“L’upgrade 2.0 dell’Open Research Compiler contribuirà ad accelerare la ricerca sul microprocessore Itanium fornendo una piattaforma scalabile e flessibile per l’esplorazione di nuove tecniche di generazione e ottimizzazione del codice”, ha affermato Justin Rattner, Intel Senior Fellow dell’Enterprise Platform Group e Director dei Microprocessor Research Labs di Intel.

I compilatori traducono i linguaggi di programmazione, come C, C++ e FORTRAN, e li convertono in linguaggio macchina, ossia riconoscibile dal computer. Quanto più efficiente risulta questa traduzione tanto più elevate saranno le prestazioni fornite dal computer al software. I moderni processori, come quelli della famiglia Itanium, hanno più unità di istruzioni e possono eseguire più operazioni in parallelo: è per questo motivo, secondo Intel, che gli attuali compilatori devono essere in grado di identificare il parallelismo nel codice sorgente e assegnare le operazioni in modo tale da mantenere occupate tutte le unità di istruzioni.

“Con i futuri progressi che verranno realizzati nell’architettura dei microprocessori – ha affermato il chipmaker – è essenziale che le tecniche dei compilatori seguano un percorso di innovazione parallelo”.

L’ORC 2.0 utilizza componenti modulari di compilatore che permettono la sperimentazione con ciascun “modulo” che esegue una specifica operazione di ottimizzazione. In questo modo – afferma Intel – i ricercatori possono rapidamente testare tecniche differenti rispetto al framework del compilatore di base. Anche il framework è disponibile con aggiunte all’infrastruttura, ad esempio il profiling e la formazione di regioni.

Il codice sorgente ORC 2.0 è disponibile qui mentre qui si può avere accesso alle versioni di valutazione dei compilatori di Intel di qualità prodotto per Windows e Linux e alle versioni non commerciali, gratuite, dei compilatori per Linux destinati alle comunità accademiche, di appassionati e utenti Linux.

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Pubblicato il
6 mag 2003
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