NVIDIA fa pace con l'open source

NVIDIA fa pace con l'open source

La casa delle GeForce mette da parte i burrascosi trascorsi con la community FOSS e offre nuovo supporto per il recentemente svelato chip Tegra K1. Anche Linus Torvalds è contento, nonostante le parolacce
La casa delle GeForce mette da parte i burrascosi trascorsi con la community FOSS e offre nuovo supporto per il recentemente svelato chip Tegra K1. Anche Linus Torvalds è contento, nonostante le parolacce

NVIDIA ha deciso di riallacciare i rapporti con la community del software open source, un mondo con cui in passato sono volate scintille che hanno coinvolto anche Linus Torvalds – il coordinatore del progetto Linux. E quale modo migliore per “fare pace” del fornire codice per il supporto ai nuovi chip realizzati dalla corporation californiana?

L’apertura di NVIDIA alla community FOSS (Free Open Source Software) arriva con l’annuncio di novità per il progetto Noveau : gli ingegneri della corporation hanno realizzato una patch per i driver open source in grado di abilitare il supporto per GK20A, la componente GPU derivata dall’architettura Kepler (usata sulle schede GeForce desktop e le Tesla professionali) integrata sul nuovo SoC per gadget mobile noto come Tegra K1 .

Il codice di supporto a GK20A/Tegra K1 è al momento un “proof-of-concept”, spiegano gli ingegneri NVIDIA, e i driver binari forniti direttamente dalla corporation continuano a essere la soluzione ideale per usare le GPU NVIDIA su ambienti Linux.

Sia come sia, il nuovo approccio dell’azienda statunitense nei confronti del mondo FOSS è stato accolto in maniera positiva, prima di tutto da quel Linus Torvalds che in passato si era abbandonato a critiche colorite nei confronti di NVIDIA e della sua scarsa partecipazione alla community di Linux.

Che NVIDIA decida di collaborare più attivamente al supporto del suo hardware in ambiente open source non stupisce, d’altronde, essendo perfettamente in linea con il trend che vede gli ingegneri pagati dalle grandi corporation tecnologiche come i più attivi contributor al codice del kernel Linux .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 feb 2014
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