Obama: informatica come conoscenza di base

Obama: informatica come conoscenza di base

Una nuova iniziativa presidenziale prevede lo stanziamento di 4 miliardi di dollari di fondi federali per l'insegnamento dell'informatica nelle scuole statunitensi
Una nuova iniziativa presidenziale prevede lo stanziamento di 4 miliardi di dollari di fondi federali per l'insegnamento dell'informatica nelle scuole statunitensi

Il Presidente Obama vuole lasciare l’informatica come sua eredità presidenziale alle scuole a stelle e strisce: ha riservato 4 miliardi di fondi federali al suo insegnamento nelle scuole di tutta la nazione .

Lo stanziamento è stato annunciato dal Presidente uscente con il suo consueto discorso settimanale nel corso del quale ha definisco l’informatica una “conoscenza di base” necessaria ad approfittare delle opportunità economiche aperte da questo tempo di “straordinari cambiamenti”. Così, per fare in modo che chiunque abbia la possibilità di avere successo in questa nuova economia, Obama ritiene sia fondamentale investire nell’istruzione. Una scelta che sembra , per esempio, voler fare anche la scuola italiana con alcune delle declinazioni introdotte dalla riforma soprannominata “La buona scuola”.

D’altra parte, come testimoniano diverse statistiche sull’economia a stelle e strisce, le opportunità di impiego nel settore dell’informatica sono destinate a crescere di altri 15 punti percentuali tra il 2012 ed il 2022 , con una media più alta di tutti gli altri settori.

Oltre ai 4 miliardi in fondi federali per gli Stati Uniti, la Computer Science for All Initiative prevede 100 milioni di dollari da destinare direttamente ai singoli distretti per finanziare la formazione in materie informatiche.

L’iniziativa, che ha già ottenuto il plauso delle aziende ICT ed in particolare di Microsoft, si interisce nella politica digitale a stelle e strisce che negli ultimi anni ha permesso di dimezzare il digital divide delle scuole. Segue, inoltre, idealmente la strada tracciata dalla proposta di legge 1445 presentata lo scorso anno dal deputato Chris Reykdal con la quale ha chiesto l’equiparazione dell’apprendimento di un linguaggio di programmazione a quello di una lingua straniera.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
1 feb 2016
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