Dopo aver perduto per strada un brillante CTO, Mary Lou Jepsen, e un giovane ma preparato responsabile della sicurezza dell’architettura, Ivan Krstić, OLPC ora deve fare i conti con un altro abbandono importante. Da poche ore si è diffusa la notizia che anche Walter Bender , in passato tra le colonne portanti del progetto, presidente per software e contenuti del laptop verde, ha deciso di lasciare il suo incarico.
Nel corso della ristrutturazione avvenuta negli scorsi mesi, conclusasi con l’ annuncio di Nicholas Negroponte sulla sua intenzione di lasciare a breve il ruolo di CEO dell’organizzazione, Bender era stato “retrocesso” dalla posizione originaria alla nuova carica di responsabile della distribuzione di XO. Una posizione senz’altro meno cruciale della precedente, tanto da spingere Krstić a spiegare, nella sua lettera di dimissioni, che uno dei motivi del suo abbandono era l’impossibilità, nel nuovo assetto aziendale, di lavorare fianco a fianco con Bender stesso.
Secondo le prime voci , diffusesi dopo l’abbandono, la scelta di Bender sarebbe stata dovuta al crescente contrasto con Negroponte . Non è un mistero che l’ideatore dell’iniziativa sia interessato a veder crescere gli ordini e la diffusione di XO, ma con l’ abbandono di Intel il futuro di OLPC sembra sia meno solido di un tempo: per questo, Negroponte starebbe puntando all’ abbandono di Linux e dell’interfaccia Sugar, in favore di una nuova versione di XO equipaggiata con Windows XP.
Una decisione che di certo non sarebbe gradita da molti sostenitori del progetto, e che pare non sarebbe stata digerita neppure da Bender. Quest’ultimo, comunque, si è guardato bene dal menzionare la questione nella sua lettera di addio, motivando invece l’abbandono con la necessità di prendersi del tempo per riflettere sul suo futuro e su come investire al meglio le sue energie per “aiutare a costruire una comunità di sviluppatori, educatori e docenti che si adoperino al miglioramento e alla crescita del software free e open ai fini dell’educazione scolastica”.
Tra le righe, si legge dunque l’insoddisfazione di Bender per la piega presa dallo sviluppo di XO. E, sebbene vengano smentite le voci su un piano già in atto per la transizione a Windows, sulle pagine di OLPC News si pone l’accento sul peso che queste dimissioni avranno sull’intera organizzazione: “La partenza di Walter rappresenta un grave trauma (…) la sua perdita è un grave colpo alla capacità operativa. Con questi livelli di insoddisfazione latente, Nicholas Negroponte ha ora il compito di mostrare che la riorganizzazione di OLPC sta davvero avendo un impatto sul piano educativo, e che non si sta limitando a tentare di spostare le sdraio sul ponte del Titanic”.
Luca Annunziata
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