Open Source a Torino, continua la polemica

Open Source a Torino, continua la polemica

Dopo la risposta del consigliere Ventriglia pubblicata da Punto Informatico ecco una presa di posizione del GNUG di Torino. Contestata anche la criminalizzazione del netstrike
Dopo la risposta del consigliere Ventriglia pubblicata da Punto Informatico ecco una presa di posizione del GNUG di Torino. Contestata anche la criminalizzazione del netstrike


Roma – In una particolareggiata replica all’ interpellanza sull’Open Source presentata a Torino da alcuni consiglieri di Alleanza Nazionale, esponenti del GNUG e del LUG di Torino, entrambi gruppi legati al Software Libero e a Linux, precisano e contestano alcune affermazioni.

I firmatari della replica da un lato negano che nelle conferenze tenute in occasione del Linux Day 2002 , descritto come evento non profit e del tutto slegato da logiche commerciali, sia emerso in qualsiasi modo un interesse o una proposta di tipo commerciale da parte di qualsiasi società nonché qualsiasi legame non cristallino con altri consiglieri comunali che hanno partecipato all’evento; dall’altro evidenziano come tra i co-organizzatori della conferenza non figurava il gruppo “Underscore_TO” a cui hanno invece fatto riferimento i consiglieri.

Inoltre il GNUG contesta vigorosamente quanto affermato dai rappresentanti di AN e ribadito dal consigliere Ventriglia su queste pagine nei giorni scorsi, e cioè che il netstrike contro il sito del Ministero di Grazia e Giustizia rappresenti un reato. “Non risponde al vero – si legge nella replica – come si puo’ facilmente evincere dalla vigente normativa nel campo dei reati informatici, in particolare dagli Art.56, 110, 112 e 617 quater – ‘Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematichè che non fa menzione di alcun oggetto nominato ‘netstrikè la cui esistenza e natura resta da indagare.”

“Ci rammarica – conclude la nota del GNUG – sapere che vengano diffuse all’interno del Consiglio Comunale idee secondo cui saremmo un gruppo con “finalità discutibili di attacco alle Istituzioni”, e a maggior ragione, ci rammarica il fatto che queste dichiarazioni vengano fatte con così tanta leggerezza nei confronti di persone che con la loro opera volontaria, portano la cultura informatica tra la popolazione torinese, con beneficio di tutti, al di la di ogni schieramento politico, e, non ultimo, gratuitamente.”

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Pubblicato il
5 dic 2002
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