OpenAI completa la ristrutturazione: 27% a Microsoft

OpenAI completa la ristrutturazione: 27% a Microsoft

OpenAI ha annunciato il completamento della ristrutturazione aziendale, mentre Microsoft ha comunicato che avrà il 27% della parte for-profit.
OpenAI completa la ristrutturazione: 27% a Microsoft
OpenAI ha annunciato il completamento della ristrutturazione aziendale, mentre Microsoft ha comunicato che avrà il 27% della parte for-profit.

OpenAI ha annunciato il completamente della ristrutturazione aziendale. La parte non-profit, ora chiamata OpenAI Foundation, possiede il 26% della parte for-profit denominata OpenAI Group PBC (Public Benefit Corporation). Microsoft ha invece ottenuto il 27%, dopo l’accordo preliminare firmato a metà settembre. Il restante 47% è in mano a dipendenti (ex e attuali) e altri investitori.

Microsoft userà i modelli di OpenAI fino al 2032

OpenAI è stata una non-profit per circa quattro anni a partire dal sua fondazione nel 2015. Nel 2019 è nata la sussidiaria for-profit per velocizzare lo sviluppo dei modelli AI con l’aiuto di investitori esterni, in particolare di Microsoft. In circa sei anni, il valore della for-profit (da oggi OpenAI Group PBC) ha raggiunto circa 500 miliardi di dollari.

OpenAI Foundation avrà il 26% di OpenAI Group PBC per un controvalore di circa 130 miliardi di dollari. Bret Taylor, Presidente del consiglio di amministrazione, ha sottolineato che non cambia la missione originaria, ovvero sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI) a beneficio dell’intera umanità.

Microsoft aveva il 32,5% delle precedente società. Ora possiede una quota del 27% corrispondente a circa 135 miliardi di dollari. L’azienda di Redmond ha svelato le nuove condizioni contrattuali e soprattutto i dettagli sulla famosa clausola AGI.

Innanzitutto, quando OpenAI comunicherà di aver ottenuto una AGI, tale dichiarazione dovrà essere confermata da un gruppo di esperti indipendenti. I diritti di accesso ai modelli AI sono stati estesi fino al 2032 e includono anche i modelli post-AGI. I diritti non coprono però i dispositivi hardware consumer (quelli che OpenAI svilupperà insieme a Jony Ive).

OpenAI può sviluppare alcuni prodotti con terze parti, mentre Microsoft può sviluppare una AGI in modo indipendente (da sola o in partnership con terze parti). OpenAI ha accettato inoltre di acquistare servizi Azure per un totale di 250 miliardi di dollari, ma Microsoft non avrà più il diritto di prelazione come provider cloud.

Fonte: OpenAI
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Pubblicato il
28 ott 2025
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