Opera cerca di imprimere un nuovo impulso alla diffusione del suo browser desktop introducendo una funzionalità molto interessante: una modalità di risparmio energetico con cui prolungare fino al 50 per cento la durata della batteria dei laptop, opzione che potrebbe rivelarsi utilissima nel caso di navigazione lontano da una presa di corrente.
I tecnici hanno eseguito dei test interni su un notebook Lenovo X250, con Core i7-5600U e 16GB di RAM, e su un laptop Dell XPS 13 con 16GB di RAM, entrambi in esecuzione sulla versione a 64bit di Microsoft Windows 10. Come si legge nel post del blog ufficiale di Opera, oltre alla modalità di risparmio energetico è stata attivato l’adblocker recentemente incorporato dalla società norvegese, il cui contributo è risultato determinante.
L’esperimento è stato effettuato dai tecnici della software house ricorrendo ad uno speciale framework di telemetria in grado apprezzare persino i millesimi di wattora nella misura del consumo energetico. Sono state dapprima completamente scaricate le batterie sui due dispositivi utilizzati. Cercando di normalizzare il più possibile gli ambienti, tenendo conto del consumo di altre applicazioni, della retroilluminazione del monitor ecc, e ripetendo più volte i test, la versione di Opera eseguita con attiva la modalità di risparmio ha fatto registrare una durata massima della batteria di 2 ore e 56 minuti. La versione eseguita in modalità ad alte prestazioni ha consentito invece un’autonomia di 1 ora e 58 minuti, contro 1 ora e 54 minuti di tempo ottenuti con Google Chrome. In sostanza, la modalità risparmio energetico combinata con l’adblocker ha consentito una maggiorazione dell’autonomia pari al 49 per cento.
La nuova funzione non è attivata come impostazione predefinita . L’icona (una batteria blu) appare accanto alla barra degli indirizzi ogni volta che il cavo di alimentazione viene scollegato. Il browser suggerisce di attivare tale modalità quando la batteria del portatile è in fase di esaurimento.
L’innovativa funzione giunge a qualche settimana dall’ annuncio dell’integrazione di un client VPN all’interno del browser scandinavo, client che ha peraltro beneficiato di alcuni miglioramenti, come si può leggere nel post. Attualmente, la funziona denominata Power Safe è disponibile solo nella release più recente della versione Desktop per sviluppatori.
Le recenti novità introdotte da Opera testimoniano la volontà dell’azienda di ravvivare l’annosa guerra, alla conquista del mercato dei browser nel segmento desktop, che ha recentemente visto lo storico sorpasso di Google Chrome su Internet Explorer, e nel quale Opera è relegato ai margini con una quota di poco superiore al 2 per cento. Essendo l’aspetto dell’autonomia tutt’altro che trascurabile, è possibile che Opera riesca a risalire la china: è lecito però aspettarsi la reazione dei concorrenti sul nuovo terreno di battaglia.
Thomas Zaffino