Oplà, il W3C vettorializza il Web

Oplà, il W3C vettorializza il Web

Il World Wide Web Consortium raccomanda le nuove specifiche di SVG, un nuovo formato grafico vettoriale che porterà interoperabilità là dove fino ad oggi esisteva soltanto uno standard proprietario: Flash
Il World Wide Web Consortium raccomanda le nuove specifiche di SVG, un nuovo formato grafico vettoriale che porterà interoperabilità là dove fino ad oggi esisteva soltanto uno standard proprietario: Flash


Web (Internet) – Dopo 13 lunghi mesi di revisioni, e ad oltre due anni e mezzo dalla prima proposta, le specifiche dello Scalable Vector Graphics (SVG) 1.0 sono finalmente divenute una raccomandazione ufficiale del World Wide Web Consortium (W3C).

Questo nuovo standard grafico, come ha affermato un portavoce di Adobe – una delle aziende che, insieme a nomi del calibro di Microsoft, Autodesk, Macromedia, IBM, HP, Kodak ed altri, hanno partecipato alla sua definizione -, potrebbe avere un significativo impatto sul futuro del Web, agevolando la diffusione di contenuti animati e interattivi che ottimizzino la banda e si adattino ad una disparata varietà di dispositivi.

Lo SVG, simile per molti versi allo standard proprietario Flash di Macromedia, è un formato grafico e un linguaggio basato su XML per la descrizione di immagini e animazioni vettoriali. Con SVG il W3C offre agli sviluppatori e ai Web designer uno strumento cross-platform che amplia l’interoperabilità e la ricchezza espressiva del Web.

“Flash ha dimostrato come qui ci sia un definitivo bisogno di grafica vettoriale”, ha detto Chris Lilley, a capo del gruppo che nel W3C si occupa di grafica. “Quello che la gente ha trovato è che esiste già un’infrastruttura XML. Così, utilizzando questa stessa infrastruttura per la grafica come la si sta usando per testo e dati, si potranno utilizzare gli stessi tool di authoring. Questo è davvero potente: significa che non sarà difficile avere una prospettiva grafica di qualsiasi cosa che riguarda il testo”.

Il grande vantaggio della grafica vettoriale è quello di essere “leggera”, e dunque di occupare poca banda: a differenza delle immagini cosiddette “bitmap”, come JPG e GIF, un’immagine vettoriale, infatti, contiene solo la descrizione geometrica del suo contenuto.


Un altro grande pregio di SVG è poi quello di consentire che il testo contenuto all’interno di un’immagine possa essere ricercato, indicizzato e visualizzato in diverse lingue.

Ma la grande flessibilità e potenza di SVG è data dalla possibilità di poter essere combinato con altre grammatiche di XML: ad esempio, per distribuire applicazioni multimediali, per generare grafici dinamici a partire da dati real-time o per offrire componenti interattive.

Elemento importante nell’integrazione di contenuti di varia natura sarà rappresentato da SMIL (Synchronized Multimedia Integration Language) Animation , divenuto anch’esso raccomandazione del W3C proprio pochi giorni fa, un linguaggio che consente di sincronizzare audio, testo e altri elementi multimediali attraverso l’uso di semplici tag XML al posto di script.

Come si è accennato sopra, SVG avrà poi il grande pregio di portare contenuti grafici e animati sulle piccole appliance, come i telefoni cellulari e i PDA, adattandosi in automatico alle dimensioni dei piccoli display LCD.

Lo standard SVG mette finalmente d’accordo il mondo industriale e la babele di formati dello stesso tipo che erano stati proposti da varie parti, come il PGML di Adobe, il VML di Microsoft o il DrawML di Sun.

Adobe offre già da tempo, sul proprio sito, l’ SVG Viewer , un plug-in che consente di visualizzare contenuti SVG sugli attuali browser Web (IE 4.0-5.5 e Netscape 4.0-4.76) e che, come ha fatto sapere l’azienda, è già stato scaricato 35 milioni di volte.

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Pubblicato il
7 set 2001
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