P2P, chiuso sito di link bulgaro

P2P, chiuso sito di link bulgaro

Le autorità pompano il caso cercando di dimostrare all'Unione Europea che intendono perseguire i pirati. Il sito offriva tonnellate di link a materiali protetti, e lo faceva a pagamento. Sofia spera che il gesto venga apprezzato
Le autorità pompano il caso cercando di dimostrare all'Unione Europea che intendono perseguire i pirati. Il sito offriva tonnellate di link a materiali protetti, e lo faceva a pagamento. Sofia spera che il gesto venga apprezzato

Roma – Pressoché sconosciuto in Europa occidentale, “ArenaBG Torrents” è stato a lungo un sito rivolto alla comunità peer-to-peer bulgara: garantiva l’accesso a grandi quantità di link utili per scaricare illegalmente musica, film ed altri contenuti protetti dal diritto d’autore.

Ora il sito, che fino a qualche giorno fa risultava accessibile su www.arenabg.com, è stato chiuso al termine di una indagine condotta dalla polizia bulgara, che ha anche comunicato di aver denunciato i due gestori del sito per violazione delle leggi sul diritto d’autore.

Al contrario di quanto avviene tradizionalmente sui siti che permettono di accedere gratuitamente ai tracker con i più vari client BitTorrent , ArenaBG metteva a disposizione i propri 20 milioni di link dietro abbonamento mensile dal costo di circa 2 euro. Gli utenti venivano così considerati power user ed ammessi all’intero catalogo di link.

La polizia locale ha spiegato di aver fermato e denunciato i due gestori del sito: secondo l’industria di settore, i danni provocati dall’attività dei due superano i 24 milioni di euro . Una cifra probabilmente legata ad una stima empirica di quanti hanno avuto accesso ai materiali linkati dal sito e quanto avrebbe ciascuno di loro speso se avesse acquistato in modo legale una copia di quella musica o di quei film.

“Questa gente – ha dichiarato alle agenzie un portavoce della polizia – sono tra i più grossi pirati Internet in Europa. Qui parliamo di perdite enormi”. Un’affermazione interessante se si considera che Google indicizza solo 42 siti contenenti link a ArenaBG Torrents.

Ma ciò che emerge con maggiore rilevanza è il fatto che con questa operazione le autorità bulgare si allineano ad una posizione ormai invalsa in molti paesi europei, secondo cui la semplice esistenza di un link può costituire un reato , sebbene sui server del sito non fossero ospitati i materiali linkati.

Nelle abitazioni dei due, gli inquirenti bulgari hanno riferito di aver sequestrato alcune centinaia di CD contenenti film pirata. Dal ministero degli Interni è stato segnalato che i due facevano uso di una connessione a banda larga per scaricare materiali dalla rete.

Va detto che l’operazione rientra in una strategia di Sofia tesa a recuperare credito presso l’Unione Europea, alla quale il paese spera di poter presto aderire: richiamate in varie occasioni ad un più efficace contrasto alle attività pirata, le autorità con questa operazione, ed altre che si annunciano, sperano di riuscire a convincere i partner europei di voler davvero stroncare la pirateria . Come in tutta Europa, peraltro, il fenomeno del P2P anche in Bulgaria ha un certo seguito ed è di interesse ricordare che nei paesi dove più severe sono le pene per i comportamenti illegali sul P2P, non si hanno segnali concreti di diminuzione nell’uso di questi sistemi di scambio.

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Pubblicato il
29 mag 2006
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