P3P, webprivacy in evoluzione

P3P, webprivacy in evoluzione

La nuova bozza degli standard per la privacy online del Web Consortium prevede avvertimenti agli utenti prima dell'accesso al sito ed espliciti riferimenti a informazioni sulla salute
La nuova bozza degli standard per la privacy online del Web Consortium prevede avvertimenti agli utenti prima dell'accesso al sito ed espliciti riferimenti a informazioni sulla salute


Web – Avvertire gli utenti su quali dati verranno raccolti prima che questi accedano al sito e informarli se verranno richieste informazioni sanitarie: queste le novità che il gruppo di lavoro del Web Consortium ha introdotto nella più recente bozza del P3P , Platform for Privacy Preferences Project. Il Web Consortium è guidato dal “padre del web” Tim Berners-Lee ed è un organismo tecnico lavora sugli standard tecnologici dell’infrastruttura della porzione grafica di internet.

Questa bozza è particolarmente importante perché il 21 giugno si terrà una riunione ufficiale nella quale si può sperare che le linee guida del P3P passeranno, per poter così procedere all’ufficializzazione dello standard per la privacy online entro la fine dell’anno. Il P3P è un progetto pensato per agevolare la comunicazione tra siti e utenti e per informare in modo automatico i navigatori dei “pericoli” per la loro privacy quando arrivano sui siti web.

La novità dell’ultima bozza è il tentativo di far sì che l’avvertimento sulle informazioni che vengono raccolte dal sito che si sta per visitare arrivi prima ancora che qualche dato parta dal proprio computer verso il server che gestisce quel sito. Ora si spera che il 21 giugno alcune grandi aziende, come Microsoft , offrano il loro supporto a questa piattaforma. In quel caso, infatti, la strada per la sua adozione potrebbe essere in discesa.

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Pubblicato il
19 mag 2000
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