Pagamenti in-app: Apple ottiene la sospensione

Pagamenti in-app: Apple ottiene la sospensione

Apple ha ottenuto la sospensione dell'ingiunzione che permette agli sviluppatori di inserire nelle app link o pulsanti a sistemi di pagamento esterni.
Pagamenti in-app: Apple ottiene la sospensione
Apple ha ottenuto la sospensione dell'ingiunzione che permette agli sviluppatori di inserire nelle app link o pulsanti a sistemi di pagamento esterni.

Alla fine Apple ha raggiunto il suo scopo. Una corte di appello della California ha accettato la richiesta di sospensione dell’ingiunzione emessa all’inizio di settembre dalla giudice Yvonne Gonzalez-Rogers. L’azienda di Cupertino non dovrà modificare le linee guida di App Store relative ai metodi di pagamento fino al termine di tutti i gradi di giudizio.

Apple vince ancora

In base al verdetto di primo grado, Apple doveva consentire agli sviluppatori di inserire nelle app pulsanti o link a sistemi di pagamento esterni allo store. La giudice aveva quindi stabilito che la cosiddetta policy “anti-steering” viola la Unfair Competition Law della California. Il primo tentativo di sospendere l’ingiunzione (doveva entrare in vigore oggi) è stato rigettato. Ma l’azienda di Cupertino ha raggiunto lo scopo in appello.

Ovviamente ciò non cambia la sentenza originaria, ma l’eventuale modifica delle linee guida non avverrà prima del termine dei vari gradi di giudizio, quindi passeranno ancora diversi mesi. Secondo i giudici che hanno sospeso l’applicazione dell’ingiunzione, Apple ha dimostrato che ci sono “seri interrogativi sul merito della determinazione del tribunale distrettuale secondo cui Epic Games non ha dimostrato che la condotta di Apple ha violato le leggi antitrust, ma ha dimostrato che la stessa condotta ha violato la legge sulla concorrenza sleale della California“.

Apple ha inoltre dimostrato che l’ingiunzione avrebbe comportato “danni irreparabili”. L’azienda di Cupertino aveva infatti dichiarato che l’uso di sistemi di pagamento di terze parti possono creare problemi di privacy e sicurezza. In ogni caso le modifiche richiederanno più tempo rispetto a quello concesso dalla giudice Yvonne Gonzalez-Rogers. Anche se alla fine vincerà Epic Games è quasi certo che gli sviluppatori dovranno pagare ugualmente la commissione del 15 o 30%.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
9 dic 2021
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