Panasonic, ritorno al mobile

Panasonic, ritorno al mobile

L'azienda giapponese decide di riprovarci. E lo fa a modo suo, creando una chimera che mette assieme una macchina fotografica con uno smartphone Android. Tutto presentato al Photokina di Colonia
L'azienda giapponese decide di riprovarci. E lo fa a modo suo, creando una chimera che mette assieme una macchina fotografica con uno smartphone Android. Tutto presentato al Photokina di Colonia

Dopo aver abbandonato il mercato mobile per mancanza di profitti sufficienti , Panasonic è ora pronta a tornare in grande stile nel settore con il modello “cameraphone” DMC-CM1 che integra sensori e ottiche d’eccellenza nel tentativo di fare presa sugli utenti appassionati di fotografia.

Lo smartphone-macchina fotografica DMC-CM1 è infatti dotato di un sensore ottico da ben 1 pollice di diagonale, componente che ridicolizza quelli presenti negli smartphone attualmente sul mercato e va messo al confronto con le fotocamere compatte di alto profilo quali Sony RX100 e Nikon serie 1.

La risoluzione del sensore è di 20 megapixel, mentre il gruppo ottico monta lenti Leica f/2,8 con otturatore meccanico e anello per il controllo manuale. Il comparto “smartphone” della DMC-CM1 non è forse sorprendente come quello fotografico, ma vanta comunque un SoC Snapdragon quad-core a 2,3GHz, un display Full HD da 4,7 pollici, 2GB di RAM, 16GB di storage, slot per schede microSD e sistema operativo Android 4.4.

Archiviato il capitolo telefonico, per il mercato fotografico propriamente detto Panasonic ha in serbo una novità che si chiama LX100 : la compatta extralusso – che dovrebbe costare svariate centinaia di euro – è dotata di un sensore MOS da 12,8 megapixel, ottiche Leica 24-75mm (ovviamente valori equivalenti a un classico 35mm), mirino elettronico e capacità di catturare video in risoluzione Ultra HD. La risoluzione (relativamente) bassa del sensore permette alla fotocamera di raggiungere velocità di scatto continuo da 11 fps che salgono a 30 fps con immagini a 8 megapixel, mentre la sensibilità ISO massima arriva fino a 25.600.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 set 2014
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