Parigi – Echelon torna alla ribalta e questa volta non si tratta di indiscrezioni o prese di posizione ma di una citazione dettagliata del sistema di intercettazione controllato dai servizi americani in un durissimo documento di 80 pagine redatto dalla Commissione Difesa del Parlamento francese.
Nel documento redatto dalla Commissione ci sono accuse pesantissime contro le autorità americane. Si sostiene che i servizi segreti statunitensi, con la complicità dei cinque paesi che gestiscono Echelon (USA, Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda), si servono delle tecnologie più avanzate per spiare le imprese commerciali europee. Lo studio è comunque cauto nell’affermare la destinazione dei dati raccolti con le intercettazioni: “Non è impossibile che certe informazioni raccolte da Echelon possano essere utilizzate a fini politici ed economici”.
Secondo il deputato Artur Paecht, la rete Echelon è composta da almeno 120 satelliti spia capaci di intercettare “180 milioni di messaggi all’ora”. “Questi attacchi sono gravi – ha detto Paecht ad Associated Press – e dobbiamo difenderci”.
La Francia è uno dei pochi paesi, assieme alla Danimarca, che in Europa ha varato una indagine nazionale su Echelon, che corre parallela a quella voluta dal Parlamento Europeo. E lo studio presentato dalla Commissione sostiene che Echelon si è sviluppato con rapidità crescente negli anni ’70 e ’80 grazie ad un forte flusso di denaro che ha consentito di prendere il meglio delle novità tecnologiche. Già in quegli anni, i suoi scopi originali, tutti rivolti all’ambito militare, avrebbero iniziato ad essere “traditi” e il “sistemone” avrebbe cominciato a servire come fonte primaria capace di offrire agli americani informazioni vitali sulle imprese e sul business europei.
Come noto Echelon, la cui esistenza viene ancora negata dai più alti vertici delle autorità americane nonostante infinite prove della sua attività, è ritenuto essere un sistema globale di intercettazione delle telecomunicazioni a qualsiasi livello. Agli apparati di Echelon viene attribuita la capacità di raccogliere pressoché qualsiasi forma di comunicazione elettronica o telefonica e di saper “scegliere” tra i dati raccolti quelli “più interessanti” per le “finalità” dei servizi segreti dei cinque paesi anglofoni.