Parlamento Europeo: la disconnessione è un diritto

Parlamento Europeo: la disconnessione è un diritto

Il Parlamento Europeo ha votato una proposta per definire il diritto alla disconnessione come un diritto fondamentale dei cittadini europei.
Parlamento Europeo: la disconnessione è un diritto
Il Parlamento Europeo ha votato una proposta per definire il diritto alla disconnessione come un diritto fondamentale dei cittadini europei.

472 voti favorevoli, 126 contrari e 83 astensioni: con questo esito finale è passata al Parlamento Europeo la proposta relativa al considerare il diritto alla disconnessione come un diritto fondamentale dei cittadini (e dei lavoratori). Un voto che esprime un principio importante, dal quale potrà conseguire parte della futura regolamentazione sul mondo del lavoro e che comunque va anche oltre la sola sfera professionale: il diritto alla disconnessione è qualcosa che, più di ogni altro elemento, rappresenta una difesa della sfera personale al cospetto dell’invadenza del digitale.

Il diritto alla disconnessione

L’esplosione dello smart working (+30% da inizio pandemia a livello europeo) ha chiaramente creato delle tensioni e delle dinamiche tali da mettere in luce questo problema più di quanto non succedesse in passato. “Nonostante il telelavoro sia stato determinante per tutelare posti di lavoro e attività durante la crisi di COVID-19“, spiega il comunicato del Parlamento Europeo, “la combinazione di orari di lavoro prolungati e di maggiori sollecitazioni sui lavoratori ha visto crescere i casi di ansia, depressione, esaurimento e altri disturbi fisici e mentali“.

Non possiamo abbandonare milioni di lavoratori europei che sono stremati dalla pressione di essere sempre connessi e da orari di lavoro troppo lunghi. Ora è il momento di stare al loro fianco e dare loro ciò che meritano: il diritto di staccare la spina. Questo è vitale per la nostra salute mentale e fisica. È tempo di aggiornare i diritti dei lavoratori in modo che corrispondano alle nuove realtà dell’era digitale.

Alex Agius Saliba (S&D, MT), relatore

L’approvazione del principio del diritto alla disconnessione finalizza l’obiettivi di portare dentro la normativa europea una tutela di fronte al rischio degli eccessi di connessione (non volontaria, ma frutto di obbligo o coercizione): il cittadino non deve dunque avere ripercussioni se esercita il proprio diritto. Il voto è il primo passo di un percorso più lungo e complesso, che ora dovrà passare nelle mani della Commissione.

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Pubblicato il 22 gen 2021
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