Parlamento UE: serve politica comune di cyberdifesa

Parlamento UE: serve politica comune di cyberdifesa

Il Parlamento ha approvato una risoluzione per chiedere l'istituzione di un'unità congiunta che garantisca la sicurezza informatica nell'Unione europea.
Parlamento UE: serve politica comune di cyberdifesa
Il Parlamento ha approvato una risoluzione per chiedere l'istituzione di un'unità congiunta che garantisca la sicurezza informatica nell'Unione europea.

Il Parlamento europeo ha approvato con 591 voti favorevoli, 65 contrari e 26 astensioni una risoluzione che prevede l’avvio di una politica comune in materia di sicurezza informatica. Tale necessità era stata sottolineata da Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione europea) durante il suo discorso sullo stato dell’Unione. I deputati hanno inoltre evidenziato i pericoli provenienti da Cina, Corea del Nord e Russia.

Unione europea della difesa informatica

La maggioranza dei deputati concorda sulla necessità di superare l’attuale frammentazione e complessità dell’architettura informatica all’interno dell’Unione europea. Il Parlamento ha pertanto chiesto “l’istituzione di un’unità congiunta per il cyberspazio per superare la mancanza di condivisione delle informazioni tra le istituzioni, gli organi e le agenzie UE e garantire una rete di informazione sicura e rapida“. La Presidente della Commissione aveva auspicato una politica comune sulla cyberdifesa e una nuova legge sulla cyberresilienza.

Dato che l’infrastruttura usata per “creare il cyberspazio” viene oggi gestita da aziende private che risiedono al di fuori dell’Unione europea, i deputati appoggiano il piano d’azione della Commissione per potenziare la sovranità tecnologica e ridurre la dipendenza da soggetti terzi.

Nella risoluzione ci sono riferimenti agli attacchi informatici provenienti da Cina, Corea del Nord e Russia contro istituzioni governative e aziende private, oltre che allo spionaggio effettuato mediante il famigerato tool Pegasus. Pertanto i deputati ritengono indispensabile una cooperazione tra Unione europea e NATO per rispondere a questi pericoli, anche con sanzioni di vario tipo.

Questo il commento del relatore Urmas Paet:

Negli ultimi anni c’è stata una continua crescita delle operazioni informatiche dolose. L’Unione e i paesi UE devono rafforzare le loro capacità di difesa per rispondere con successo a queste minacce informatiche. Pertanto è di fondamentale importanza rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE e le istituzioni, la NATO, gli Stati Uniti e gli altri partner strategici.

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Pubblicato il
7 ott 2021
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