PayPal punta il dito contro Apple Pay, il sistema di pagamento annunciato da Apple nei giorni scorsi e che promette agli utenti una piattaforma sicura cui collegare la propria carta di credito per i pagamenti online.
Dopo le pubblicità ironiche di Samsung, anche PayPal sembra voler cercare di sfruttare la macchina mediatica messa in modo da Apple in concomitanza del lancio dei nuovi iPhone contro Cupertino stessa. A mettere in imbarazzo Apple sono ancora gli scatti privati dei VIP al centro dello scandalo Fappening : non sembra siano servite a molto le rassicurazioni finora offerte di Tim Cook circa l’assenza di falle nel sistema di Cupertino, dal momento che il coinvolgimento di iCloud è ben impresso nelle menti dei consumatori.
Così, PayPal ha preparato la sua campagna pubblicitaria per attaccare la neo-concorrente partendo proprio da questo legame creatosi nelle menti degli utenti: ha così lanciato su social media e New York Times una pubblicità, “Vogliamo che i nostri soldi siano più sicuri dei nostri selfie”, con cui indirettamente colpisce la piattaforma di pagamento con la Mela.
Let’s enjoy our money, not worry about it. #paypalit for a safer and more secure way to pay: http://t.co/DFAH3bqniS . pic.twitter.com/e5udR8zGBJ
– PayPal (@PayPal) September 15, 2014
Nel nuovo settore in cui Apple ha esordito con il servizio Apple Pay, trovandosi in diretta concorrenza con PayPal, Cupertino sa che a contare è la fiducia degli utenti: così, non ha mancato di sottolineare la sicurezza del suo servizio e delle transazioni che vi transitano, le cui informazioni non vengono riversate in iCloud ma affidate a una piattaforma apposita, e di rassicurare gli utenti circa la riservatezza delle transazioni i cui dettagli non vengono in alcun modo raccolti da Apple.
Sulla privacy, d’altronde, la Mela si ritrova a doversi difendere anche sul fronte Apple Watch: il Procuratore generale del Connecticut ha chiesto per esempio un incontro a Tim Cook per discutere di alcuni dubbi circa le implicazioni per i dati legati alla salute degli utenti della tecnologia indossabile.
Il CEO di Apple, nel frattempo, è tornato sulla questione privacy durante un’intervista televisiva in cui ha anche attaccato Washington, accusata di non fare ancora abbastanza proprio per la privacy dei cittadini e ha cercato di prendere le distanze da altre aziende ITC che lavorano più direttamente con i dati degli utenti. “Noi – ha detto Cook – non abbiamo un business basato sule informazioni personali dei nostri clienti. Non siete voi il nostro prodotto, ma questi device, questo orologio, i Mac ecc.”
Claudio Tamburrino
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Ma comincio ad aver paura di questa ondata nazionalista tedesca.. Stanno dando i numeri in tutto oramai..franz1789Re: sarà
A mio parere sono semplicemente piu concreti di noi (italiani)...Qui vengono riportati i dati dell' Europa, ma non è pensabile che la ricerca sulla rete abbia come riferimento un' unico operatore (quasi) e per di piu di una nazione straniera...Anche se al posto di inseguire (richiedendo l' algoritmo) sarebbe bello sentire che investono concretamente per realizzarne uno loro...Loginf failedRe: sarà
- Scritto da: Loginf failed> A mio parere sono semplicemente piu concreti di> noi> (italiani)...> Qui vengono riportati i dati dell' Europa, ma non> è pensabile che la ricerca sulla rete abbia come> riferimento un' unico operatore (quasi) e per di> piu di una nazione> straniera...Quale sarebbe la colpa di Google in tutto questo?E soprattutto cosa starebbe facendo Google per impedire la concorrenza?> Anche se al posto di inseguire (richiedendo l'> algoritmo) sarebbe bello sentire che investono> concretamente per realizzarne uno> loro...Rilasciare l'algoritmo significherebbe la perdita di anni di lavoro di migliaia di ingegneri e programmatori... il tutto per accontentare il parassitismo europeo.Perchè invece gli inetti politici non iniziano loro a far rilasciare tutti i segreti di stato e militari? Così da dare il buono esempio..G0sdalixRe: sarà
Io non ho niente contro Google, anzi, ma se nel tuo paese il mercato è in mani straniere (capitali esteri) bhè un problema io ce lo vedo...Sono assolutamente contrario al fatto che rilascino il loro algoritmo, infatti mi piacerebbere sentir parlare di un progetto tutto loro (tedesco) per contrastare il problema...Loginf failedRe: sarà
Perdonate il doppio post sui segreti militari e sul parassitismo sono perfettamente d' accordo con te...Purtroppo in questi problemi noi italiani siamo maestri (basti vedere Ustica come esempio)Loginf failedRe: sarà
è il problema di internet e della globalizzazione in generaleinvece di arricchire ( nel senso di far prosperare in numero e qualità ) il mercato, porta semplicemente alla formazione di monopolidimmi tu quale servizio internet ( a parte quelli oscuri, amatoriali, di nicchia ) è attualmente gestito da una pletora di operatoriricerca -> googlesocial -> facebookacquisiti -> amazonpagamenti -> paypalsolo laddove i governi mettono becco ( Cina, Russia ) esistono delle alternative a questi monopolisticollioneRe: sarà
- Scritto da: franz1789> Ma comincio ad aver paura di questa ondata> nazionalista tedesca.. Stanno dando i numeri in> tutto> oramai..A me invece fa molta più paura Google. Per due ragioni: la prima è la quantità di informazioni su tutti noi che concentra, la seconda è che è al soldo degli USA che hanno già dimostrato più e più volte di fregarsene dei confini nazionali e di considerare noi "stranieri" meno di esseri umani sui quali poter spiare a piacere senza nessun limite.Proprio ieri fra l'altro è uscito "When Google Met WikiLeaks" della OR books http://www.orbooks.com/catalog/when-google-met-wikileaks/ in cui Assange spiega in che modo Google e il governo USA non solo collaborino fra loro ma cerchino anche di imporre la visione USA a tutti gli altri.http://espresso.repubblica.it/internazionale/2014/09/15/news/julian-assange-ecco-come-google-e-diventato-malvagio-1.180094?ref=HEF_RULLOE basta vedere quanto mal-volentieri Google abbia accettato il nostro diritto all'oblio, fra mille piagnistei e arrampicate sui muri, semplicemente perché in USA (che non è affatto un paese progredito come vogliono darci a bere) questo diritto non esiste.I tedeschi fanno benissimo a reagire, una cosa che dovremmo fare anche noi... se solo i nostri governanti non fossero profondamente ignoranti e pusillanimi. Non si tratta di "nazionalismo" ma semplicemente di dire "questo è il confine... da lì in poi vale la tua legge, da qui in poi vale la nostra e se vuoi fare affari qui ti ci adatti o te ne vai".Arturo SecondiRe: sarà
- Scritto da: Arturo Secondi> E basta vedere quanto mal-volentieri Google abbia> accettato il nostro diritto all'oblio, fra mille> piagnistei e arrampicate sui muri, semplicemente> perché in USA (che non è affatto un paese> progredito come vogliono darci a bere) questo> diritto non> esiste.Comincia a chiamare le cose col loro nome: invece di diritto all'oblio chiamalo PRETESA, DA PARTE DI CHI NON VUOL FAR SAPERE QUELLO CHE HA FATTO IN PASSATO, DI NON RISALIRE FACILMENTE. E lasciami pure fuori da quel "nostro", che non ti ho autorizzato a parlare per me.panda rossaRe: sarà
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Arturo Secondi> > > E basta vedere quanto mal-volentieri Google> abbia> > accettato il nostro diritto all'oblio, fra> mille> > piagnistei e arrampicate sui muri,> semplicemente> > perché in USA (che non è affatto un paese> > progredito come vogliono darci a bere) questo> > diritto non> > esiste.> > Comincia a chiamare le cose col loro nome: invece> di diritto all'oblio chiamalo PRETESA, DA PARTE> DI CHI NON VUOL FAR SAPERE QUELLO CHE HA FATTO IN> PASSATO, DI NON RISALIRE FACILMENTE.È un tuo e mio diritto di europei. Mi spiace che non lo condividi, ma io non intendo rinunciarci per le tue ossessioni o il tuo desiderio di poter ifierire a piacer contro qualcuno che in passato ha commesso qualche sbaglio e/o qualche reato. Qui, in Europa, vale il principio che paghi per quanto hai commesso, ma DOPO nessuno può più chiederti nulla. Se questa cosa non ti piace vattene pure nei tuoi amati USA, con la loro "civilità" qualunque cosa sia per te la civiltà.> E lasciami pure fuori da quel "nostro", che non> ti ho autorizzato a parlare per> me.Mi spiace ma il diritto all'oblio è anche un tuo diritto. Tu puoi rinunciarci, se vuoi, io no. Da Europeo ne ho diritto (come anche tu) e non intendo rinunciarci perché tu non lo ritieni utile.Arturo SecondiRe: sarà
- Scritto da: Arturo Secondi> - Scritto da: franz1789> > Ma comincio ad aver paura di questa ondata> > nazionalista tedesca.. Stanno dando i numeri in> > tutto> > oramai..> > A me invece fa molta più paura Google. Per due> ragioni: la prima è la quantità di informazioni> su tutti noi che concentra, la seconda è che è al> soldo degli USA che hanno già dimostrato più e> più volte di fregarsene dei confini nazionali e> di considerare noi "stranieri" meno di esseri> umani sui quali poter spiare a piacere senza> nessun> limite.> > Proprio ieri fra l'altro è uscito "When Google> Met WikiLeaks" della OR books> http://www.orbooks.com/catalog/when-google-met-wik> http://espresso.repubblica.it/internazionale/2014/> > E basta vedere quanto mal-volentieri Google abbia> accettato il nostro diritto all'oblio, fra mille> piagnistei e arrampicate sui muri, semplicemente> perché in USA (che non è affatto un paese> progredito come vogliono darci a bere) questo> diritto non> esiste.> > I tedeschi fanno benissimo a reagire, una cosa> che dovremmo fare anche noi... se solo i nostri> governanti non fossero profondamente ignoranti e> pusillanimi. Non si tratta di "nazionalismo" ma> semplicemente di dire "questo è il confine... da> lì in poi vale la tua legge, da qui in poi vale> la nostra e se vuoi fare affari qui ti ci adatti> o te ne> vai"Ti obbliga qualcuno a usare Google? Se vuoi un motore di ricerca che sottosta alle leggi italiane usane uno con sede legale in Italia. Troppo difficile? O vuoi continuare strepitare contro le altre nazioni e continuare ad usarne i prodotti lo stesso perché la nazione in cui vivi tu non sa produrne di propri?...Re: sarà
- Scritto da: ...> - Scritto da: Arturo Secondi> > - Scritto da: franz1789> > > Ma comincio ad aver paura di questa ondata> > > nazionalista tedesca.. Stanno dando i numeri> in> > > tutto> > > oramai..> > > > A me invece fa molta più paura Google. Per due> > ragioni: la prima è la quantità di informazioni> > su tutti noi che concentra, la seconda è che è> al> > soldo degli USA che hanno già dimostrato più e> > più volte di fregarsene dei confini nazionali e> > di considerare noi "stranieri" meno di esseri> > umani sui quali poter spiare a piacere senza> > nessun> > limite.> > > > Proprio ieri fra l'altro è uscito "When Google> > Met WikiLeaks" della OR books> >> http://www.orbooks.com/catalog/when-google-met-wik> >> http://espresso.repubblica.it/internazionale/2014/> > > > E basta vedere quanto mal-volentieri Google> abbia> > accettato il nostro diritto all'oblio, fra mille> > piagnistei e arrampicate sui muri, semplicemente> > perché in USA (che non è affatto un paese> > progredito come vogliono darci a bere) questo> > diritto non> > esiste.> > > > I tedeschi fanno benissimo a reagire, una cosa> > che dovremmo fare anche noi... se solo i nostri> > governanti non fossero profondamente ignoranti e> > pusillanimi. Non si tratta di "nazionalismo" ma> > semplicemente di dire "questo è il confine... da> > lì in poi vale la tua legge, da qui in poi vale> > la nostra e se vuoi fare affari qui ti ci adatti> > o te ne> > vai"> > Ti obbliga qualcuno a usare Google? Se vuoi un> motore di ricerca che sottosta alle leggi> italiane usane uno con sede legale in Italia.> Troppo difficile? O vuoi continuare strepitare> contro le altre nazioni e continuare ad usarne i> prodotti lo stesso perché la nazione in cui vivi> tu non sa produrne di> propri?Nessuno, infatti non uso Google quando posso. Ce ne sono altri, fra cui l'ottimo Yandex (russo) che, per quanto possa sembrare strano, ha molti meno risultati censurati di Google anche se ovviamente le priorità nei risultati sono diverse... purtroppo il menu è in cirillico, ma alla fine sono sempre quei 4 pulsanti quindi basta impararseli una volta.Il punto però non è questo. Google pretende di fare affari qui in Europa ma allo stesso tempo pretende di non adattarsi alle nostre leggi, questo non deve succedere. Chiedere a Google di rivelare il proprio algoritmo è forse un'esagerazione, ma d'altra parte dobbiamo anche difenderci da questi signori che purtroppo pensano che la loro sia l'unica cultura possibile. Io ai miei diritti non intendo rinunciare, non mi interessa se non ne ho bisogno ORA, sono miei diritti, e non li mollo. Google se vuole continuare a guadagnare qui in Europa si adatti alle nostre leggi, o se ne vada, non è obbligata a rimanere.Arturo SecondiLOL
Come chiedere la ricetta della Coca Coladavvero ridicoliFlavio SartoriRe: LOL
- Scritto da: Flavio Sartori> Come chiedere la ricetta della Coca Cola> Hanno pubblicato pure quella: http://parade.condenast.com/17909/markpendergrast/the-secret-coca-cola-formula-revealed/GiangiSecondo me...
... quando una persona decide di darsi alla politica scatta qualcosa nella sua testa per cui non può fare a meno di sparare cavolate (per non dire di peggio). Sarà una qualche forma di malattia contagiosa che colpisce solo loro.M.R.il crucco si e' bevuto il cervello
Al massimo potranno dire: "se tu google vuoi essere visibile in Germania, devi rivelare l'algoritmo"al che google risponde, "ok, oscurami dalla germania."certo un fastidio, ma google va avanti., diverso discorso se invece lo si facesse a livello di Europa, ma li poi arriva l'abbronzatissimo che uno a uno becca i nostri valorosi politicanti e gli fa cmabiare idea.in europa non abbiamo abbastanza XXXXXXXX... cioe' in un senso ne abbiamo anche troppi, nell'altro senso ne abbiamo troppo pochi....oltre alla privacy poca utilità
Dal punto di vista della concorrenza l'utilità di un'iniziativa del genere è zero, ma forse può servire a dare una sveglia agli utenti sulla privacy. L'algoritmo da solo non basta, tutti i dati statistici raccolti durante gli anni mica possono costringerli a pubblicarli. Perchè ogni volta che un utente fa una ricerca su google poi google continua a seguirlo, google controlla quali pagine nella lista della ricerca vengono aperte e controlla quanto tempo gli utenti passano su ciascun sito. Poi usano i dati per valutare la rilevanza dei siti per la ricerca fatta e aggiornano il page rank. Ma usano quei dati anche per tante altre cose.Ma oltre a questo che si fa con i suggerimenti automatici? Anche quelli vengono dai dati statistici.E con gli algoritmi per l'interpretazione del linguaggio naturale? Per ora sono usati poco, ma man mano che si passa alla ricerca semantica serviranno sempre di più. Anche qui entrano in campo i dati statistici, attraverso google translate si sono messi su nel tempo un enorme database di frasi fatte (con traduzione e significato associato).E con gli spider che interpretano il javascript o ricostruiscono pagine renderizzate al volo e le leggono in automatico?E con tutti gli algoritmi basati su map/reduce per distribuire tutta la richiesta di capacità di calcolo?centol'algoritmo non vale niente
I politici dovrebbero evitare di aprire la bocca, ma non per impedire di esprimere un'opinione, semplicemente per impedire loro di rendersi ridicoli.L'algoritmo usato da google, ammesso che ci sia "un algoritmo" ben preciso, non vale niente. Al mondo ci sono tantissime ricerche in proposito e persino implementazioni che probabilmente funzionano anche meglio.La forza di google è nell'infrastruttura. A cui nessun competitor al mondo si avvicina, nemmeno minimamente. Per eguagliare il numero di data center sparsi nel mondo dovrebbero spendere decine di miliardi di dollari e ci vorrebbero anni, per non parlare della gestione integrata di tutte queste strutture.bradipaoRe: l'algoritmo non vale niente
> L'algoritmo usato da google, ammesso che ci sia> "un algoritmo" ben preciso, C'è per forza. Nessun programma, nemmeno Tetris, è privo di algoritmo. > non vale niente. Al> mondo ci sono tantissime ricerche in proposito e> persino implementazioni che probabilmente> funzionano anche> meglio.> > La forza di google è nell'infrastruttura. A cui> nessun competitor al mondo si avvicina, nemmeno> minimamente. Per eguagliare il numero di data> center sparsi nel mondo dovrebbero spendere> decine di miliardi di dollari e ci vorrebbero> anni, per non parlare della gestione integrata di> tutte queste> strutture.Sì, ma guarda che il ministro tedesco lo aveva chiesto per indagare a fondo sulle pratiche commerciali scorrette (leggi: ranking delle pagine), non certo per metter su un motore di ricerca tedesco concorrente di Google.Tolto che non glielo daranno lo stesso, perché è un segreto industriale. ;)LeguleioRe: l'algoritmo non vale niente
- Scritto da: Leguleio>> ammesso che cimsia>>"un algoritmo" ben preciso, > > C'è per forza. Nessun programma, nemmeno Tetris,> è privo di algoritmo.> No. Non c'è per forza perchè potrebbe esserci un algoritmo in continua evoluzione.> Sì, ma guarda che il ministro tedesco lo aveva> chiesto per indagare a fondo sulle pratiche> commerciali scorretteIn pratica voleva più trasparenza sui criteri usati per fare il ranking delle pagine. Però probabilmente il loro ranking è un misto di algoritmi dati statistici ed interventi manuali, vai a spiegare come funziona.novantanoveRe: l'algoritmo non vale niente
> >> ammesso che cimsia> >>"un algoritmo" ben preciso, > > > > C'è per forza. Nessun programma, nemmeno> Tetris,> > è privo di algoritmo.> > > > No. Non c'è per forza perchè potrebbe esserci un> algoritmo in continua> evoluzione.Ah, intesa in quel senso sì: "Non esiste un singolo algoritmo fisso, ma uno in continua evoluzione in base al database".> > Sì, ma guarda che il ministro tedesco lo> aveva> > chiesto per indagare a fondo sulle pratiche> > commerciali scorrette> In pratica voleva più trasparenza sui criteri> usati per fare il ranking delle pagine. Però> probabilmente il loro ranking è un misto di> algoritmi dati statistici ed interventi manuali,> vai a spiegare come> funziona.Anch'io credo sia così. L'intervento umano è essenziale quando si tratta di pubblicità ad aziende che pagano.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 18 settembre 2014 09.40-----------------------------------------------------------LeguleioAnche se Google dicesse sì...
... come si potrebbe controllare se ha fornito veramente lo stesso algoritmo, o se piuttosto non ne ha fornito una versione vecchia, superata, che ormai a loro non interessa più?Se la Microsoft fosse obbligata a rilasciare i sorgenti di Windows, sarebbe molto facile verificare se sono i sorgenti giusti: basterebbe ricompilarli, e vedere se il file binario ottenuto corrisponde con quello ufficiale. Ma per i software di Google, non c'è nessun binario con cui fare i confronti (o meglio, c'è, ma è inaccessibile quanto i codici sorgenti); e confrontare i risultati non servirebbe a nulla, perché i risultati dipendono non solo dall'algoritmo, ma soprattutto dal database: e Google non potrebbe fornire tale database neanche volendo, perché tale database viene aggiornato in continuazione, e cambia continuamente.Quindi, farsi consegnare l'algoritmo da Google non servirebbe a molto, perché per Google sarebbe facilissimo rifilarne uno farlocco, e nessuno potrebbe scoprirlo,uno qualsiasiGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 17 set 2014Ti potrebbe interessare