Pedopornografia: 13 arresti, 250 mila immagini

Pedopornografia: 13 arresti, 250 mila immagini

250 mila file in PC e chiavette USB nascoste: questo il materiale sequestrato a 21 denunciati e 13 arrestati per traffico di materiale pedopornografico.
Pedopornografia: 13 arresti, 250 mila immagini
250 mila file in PC e chiavette USB nascoste: questo il materiale sequestrato a 21 denunciati e 13 arrestati per traffico di materiale pedopornografico.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha notificato la chiusura di una operazione, l’ennesima, contro la pedopornografia online. Proprio grazie alle tracce lasciate dai responsabili sui vari canali utilizzati per la divulgazione del materiale al centro dell’indagine, gli inquirenti sono riusciti a risalire le tracce fino ai diretti responsabili per porre fine a questa catena di raccolta e divulgazione.

Pedopornografia: 13 arresti

I numeri sono importanti: complessivamente sono 21 le denunce comminate e 13 gli arresti portati a termine sotto la direzione della Procura di Palermo. L’indagine ha disposto inoltre il sequestro di materiale informatico di vario tipo (peraltro nascosto direttamente presso le abitazioni dei responsabili) sul quale sono stati rinvenuti 250 mila file a riprova di come la centrale di distribuzione fosse fortemente operativa nelle proprie attività. Gli arresti hanno portato in carcere persone dal profilo estremamente variegato, con il coinvolgimento di varie fasce d’età e varie estrazioni sociali, coinvolgendo anche persone del tutto insospettabili. “Ciò“, spiega la Polizia Postale, “a testimonianza della diffusione trasversale del fenomeno, che ci impegna quotidianamente nell’incessante attività di prevenzione e contrasto“.

L’indagine è andata avanti per molto tempo, con tanto di pedinamenti e perquisizioni in tutta Italia. Tra le immagini anche abusi ai danni di neonati. L’obiettivo, come sempre, è riuscire a risalire alle vittime degli abusi, cercando così di fermare la rete di produzione ed i responsabili primi delle immagini divulgate. Si parte tuttavia anzitutto dalla ricostruzione della trama di redistribuzione, fermandone i principali snodi di diffusione e condivisione per riuscire ad arrivare al vertice del meccanismo. Ma è questo il passaggio più complesso: tracce celate e indagini internazionale rendono complesso il raggiungimento dei fini ultimi delle indagini.

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Pubblicato il
22 set 2021
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