Pleasanton (USA) – Con una mossa che, secondo alcuni analisti, non ha precedenti nel mondo del software commerciale, il gigante del software aziendale PeopleSoft ha annunciato il rilascio di versioni per Linux del suo intero portafoglio di applicazioni: in totale, 170 programmi.
L’azienda californiana, che sviluppa software per la gestione del personale, dei clienti e della catena distributiva delle medie e grandi aziende, ha spiegato di aver intrapreso questo importante passo, che segue le orme di un altro colosso del settore come SAP, dietro la pressione di diversi clienti di grosso calibro, in special modo alcune banche di Wall Street.
PeopleSoft sostiene di aver già reso disponibile per Linux alcuni suoi software server e conta di fare il porting del suo intero catalogo di prodotti entro la fine del 2003: il prezzo sarà lo stesso di quello applicato alle altre versioni.
L’azienda collaborerà con IBM per lo sviluppo di alcune versioni del proprio software per i server Linux di Big Blue. I programmi di PeopleSoft gireranno anche su alcune delle principali piattaforme per Linux, fra cui quella di HP e Sun.
Gli analisti giudicano la mossa di PeopleSoft come un segno evidente del fatto che le aziende di ogni dimensione guardano ormai a Linux come ad una soluzione alternativa a Unix e Windows per le applicazioni mission-critical.
Alcune fonti indicano che anche Siebel, il maggiore rivale di PeopleSoft e partner di IBM, potrebbe presto rilasciare alcuni suoi prodotti per Linux.