Partita il 18 aprile e dopo una guida di una settimana verso la zona sud del pianeta, Perseverance è finalmente arrivato sull’antico delta del cratere Jezero, pronto a cercare tracce di vita. Posto come obiettivo fin dal principio, questa zona potrebbe preservare delle tracce di un delta fluviale e quindi delle prove biologiche.
Il team ha soprannominato questa zona Three Forks, visto che si fondono assieme tre opzioni di percorso in questa zona, e adesso da qui partirà la seconda spedizione scientifica del rover, chiamata Delta Front Campaign. Thomas Zurbuchen, amministratore associato dello Science Mission Directorate della NASA, ha detto:
Il delta del cratere Jezero potrebbe essere una vera risorsa geologica e una delle migliori posizioni sul pianeta per cercare segni di vita microscopica passata.
Cratere Jezero: Perseverance è arrivata al delta
All’interno del delta sono presenti sedimenti e rocce che potrebbero nascondere i residui biologici: formatosi dalla convergenza di un fiume e di un lago craterico ormai miliardi di anni fa, l’esplorazione potrebbe rivelare i sedimenti a grana fine depositati alla sua base.
Tutti i materiali poi, una volta presi e campionati, verranno spediti con la prima parte della campagna Mars Sample Return, che permetterà a questi campioni di tornare sulla Terra. Ken Farley, scienziato del progetto Perseverance e ricercatore al Caltech di Pasadena, ha detto:
Abbiamo osservato il delta da lontano per più di un anno mentre esploravamo il fondo del cratere. Alla fine della nostra traversata veloce, siamo finalmente in grado di avvicinarci ad esso, ottenendo immagini di dettagli sempre maggiori che rivelano dove possiamo esplorare al meglio queste importanti rocce.
Ora parte la risalita del delta, scegliendo una delle strade disponibili così da raggiungere l’obiettivo e prendere i campioni. Successivamente, invece, il scenderà di nuovo (prendendo campioni lungo la via), per poi risalire e dar inizio alla Delta Top Campaign, della durata di 6 mesi.