Pirateria audiovisiva molto popolare tra i giovani

Pirateria audiovisiva molto popolare tra i giovani

L'indagine di FAPAV/Ipsos Doxa evidenzia la diffusione della pirateria audiovisiva tra i giovani (10-25 anni), in quanto non sono consapevoli dei rischi.
Pirateria audiovisiva molto popolare tra i giovani
L'indagine di FAPAV/Ipsos Doxa evidenzia la diffusione della pirateria audiovisiva tra i giovani (10-25 anni), in quanto non sono consapevoli dei rischi.

FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) ha presentato i risultati dell’indagine sulla pirateria audiovisiva, effettua in collaborazione con Ipsos Doxa, presso la sede dell’Associazione CIVITA a Roma. Dallo studio emerge che l’accesso ai contenuti illegali è molto popolare tra i giovani, principalmente perché non sono consapevoli delle conseguenze.

Pirateria diffusa tra i giovani

L’indagine di Ipsos Doxa, commissionata da FAPAV, ha riguardato i giovani con età compresa tra 10 e 25 anni. I risultati hanno evidenziato che il 56% dei giovani ha compiuto atti di pirateria audiovisiva. Questa maggiore propensione rispetto agli utenti più grandi è dovuta principalmente alla scarsa conoscenza delle conseguenze. In pratica non sanno che ci sono rischi reali a carattere individuale.

I giovanissimi (10-14 anni) accedono a contenuti pirata soprattutto per emulare i propri coetanei, mentre quelli con età compresa tra 15 e 25 anni sono spinti da motivazioni più ragionate. In nessun caso c’è consapevolezza che la pirateria danneggia l’industria e l’economia del paese. Non ci sono “vittime” visibili, quindi si evidenzia una certa indifferenza verso i danni economici e sociali provocati dalle attività illegali.

Il 40% dei 10-14enni e il 44% dei 15-25eeni conoscono i rischi legati alla sicurezza. Il 62% dei 15-25enni ha ammesso di aver subito attacchi informatici (malware nascosti nelle copie pirata). Nonostante ciò non hanno adottato una maggiore prudenza, ma hanno scelto soluzioni di mitigazione (dispositivi dedicati o precauzioni tecniche).

Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV, ha dichiarato:

Dai risultati emerge chiaramente la necessità di lavorare in modo ancora più deciso su una narrazione che metta in luce ciò che può accadere piratando un contenuto audiovisivo. La nuova normativa italiana, tra le più evolute a livello europeo, unitamente all’innovativa procedura di AGCOM con il blocco in 30 minuti di tutti i contenuti illeciti, rappresenta certamente una frontiera nuova ed efficace in termini di contrasto. Ma non è sufficiente. Serve maggiore comunicazione e al tempo stesso occorre promuovere campagne di sensibilizzazione e di educazione alla legalità. Per FAPAV uno dei pilastri della lotta alla pirateria è proprio la comunicazione. Ad esempio, la nostra campagna “We Are Stories”, arrivata alla terza edizione, racconta le storie dei giovani che hanno realizzato o desiderano realizzare il sogno di lavorare nelle industrie audiovisive, sostenendo che scegliendo la legalità si possono proteggere questi sogni.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
18 dic 2025
Link copiato negli appunti