Polizze RCA e comparatori online: accuse antitrust

Polizze RCA e comparatori online: accuse antitrust

Le compagnie assicurative avrebbero sfruttato i comparatori online per scambiarsi informazioni e controllare il mercato, tenendo alte le tariffe RCA.
Polizze RCA e comparatori online: accuse antitrust
Le compagnie assicurative avrebbero sfruttato i comparatori online per scambiarsi informazioni e controllare il mercato, tenendo alte le tariffe RCA.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato lancia un grave sospetto sul settore delle assicurazioni online e dei comparatori delle polizze RCA: le parti avrebbero fatto cartello tramite la condivisione di dati sensibili, creando una vera e propria alleanza finalizzata a tener alti i prezzi ed impedire l’ingresso nel mercato da parte di nuovi attori concorrenti. Sulla base di questo dubbio, l’Antitrust ha lanciato pertanto un’istruttoria ufficiale per approfondire le dinamiche di relazione tra le parti, al fine di accertare eventuali condotte scorrette che possano aver inficiato la concorrenzialità e l’equo rapporto con i clienti.

Assicurazioni e comparatori di prezzo nel mirino

Nel mirino dell’indagine vi sono società con nomi estremamente noti al grande pubblico: 6Sicuro S.p.A., CercAssicurazioni.it S.r.l. (“Segugio”), Daina Finance Ltd, Rappresentanza Generale per l’Italia (“ComparaMeglio”), Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A., Allianz Direct S.p.A., Admiral Intermediary Services S.A., B2C Innovation S.p.A., Bene Assicurazioni S.p.A., Compagnia Assicuratrice Linear S.p.A., Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni S.p.A., FIT S.r.l. Società Benefit, Genertel S.p.A., HDI Assicurazioni S.p.A., Prima Assicurazioni S.p.A., Quixa Assicurazioni S.p.A., Verti Assicurazioni S.p.A. e Zurich Insurance Public Limited Company – Rappresentanza Generale per l’Italia.

Tale coordinamento avrebbe avuto luogo attraverso un intenso e regolare scambio di informazioni strategiche relative alle condizioni economiche di vendita diretta delle polizze RCA. In particolare, le parti avrebbero, costantemente e con regolarità, con modalità che sono cambiate nel tempo, scambiato informazioni sensibili, attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo, riguardanti, tra l’altro, il posizionamento dei concorrenti sui portali di comparazione, la differenza con il premio quotato dai concorrenti, i dati dei consumatori e quelli dei preventivi. Tali scambi avvenivano con cadenza periodica regolare e venivano discussi, tra i comparatori e le singole imprese assicurative, anche durante apposite sessioni di business review

Le parole usate nel provvedimento AGCM sembrano testimoniare un meccanismo di cui l’Authority avrebbe già ampia conoscenza nei dettagli e che ora dovrà soltanto dimostrare per arrivare a provvedimenti restrittivi e sanzionatori.

Cartello fin dal 2012

Un problema che nasce dunque dallo scambio dei dati e dallo sfruttamento dei comparatori online per avere una posizione di vantaggio sul mercato. Laddove il cittadino andava in cerca di informazioni per la propria RCA, insomma, contribuiva a puntellare le informazioni a disposizione di quanto avrebbero potuto lavorare per evitare che i prezzi potessero scendere. Questo, almeno, è il sospetto che l’AGCM porta avanti e che tenterà ora di dimostrare con fatti acclarati. Così il Garante spiega l’iniziativa:

L’istruttoria è diretta ad accertare se le società che offrono servizi di comparazione di prezzo e le imprese assicurative coinvolte nel procedimento abbiano realizzato un’intesa restrittiva della concorrenza tramite uno scambio di informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita diretta delle polizze per la responsabilità civile auto. Secondo l’Autorità, le società avrebbero scambiato – costantemente e con regolarità – informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita delle polizze RCA attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo.

Secondo quanto illustrato, il cartello avrebbe avuto inizio nel 2012, consentendo per tutti questi anni alle assicurazioni di “praticare ai consumatori premi più elevati per le polizze RCA, tramite politiche di sconti attenuati dalla conoscenza delle strategie commerciali e della politica di prezzo dei concorrenti nel segmento della vendita diretta“. Apposite ispezioni sarebbero già state effettuate presso le sedi delle società messe nel mirino.

Aggiornamento

Così Facile.it commenta l’iniziativa AGCM:

In riferimento alle notizie riportate dai media relativamente all’indagine AGCM che vede coinvolti diversi soggetti del mondo assicurativo fra cui Facile.it, precisiamo che stiamo collaborando con l’Autorità e siamo fiduciosi che l’istruttoria confermerà la legittimità del servizio offerto. Facile.it è un operatore che, stimolando un sano confronto competitivo tra le imprese assicurative, porta un vantaggio a tutti i consumatori e un beneficio per l’intero settore. Siamo fermamente convinti che una concorrenza leale e trasparente si traduce in un vantaggio per tutti e le nostre azioni sono sempre state ispirate al perseguimento di tale obbiettivo.

Fonte: AGCM
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
21 mag 2021
Link copiato negli appunti