Si chiama Surf Recon LE e potrebbe trasformarsi nell’incubo degli hard disk dell’uffici più bollenti. Secondo i suoi creatori non darà tregua a nessuno: è in grado di scandagliare a caccia di pornografia i bit di computer che montano Linux, Windows e MacOS. E può persino riconoscere pedo-pornografia quando la incontra.
Lo segnala Wired , che spiega anche come funziona: Surf Recon LE si installa su una comune penna USB, che va collegata ad un computer pronto ad essere riavviato. A questo punto il software inizia a ravanare nei settori del disco rigido, in cerca di immagini e video conosciuti, oppure tentando di individuare il materiale proibito basandosi sull’ analisi della struttura dei file con una tecnologia appositamente sviluppata.
I suoi creatori lo propongono come strumento investigativo: l’ideale, dicono, per trovare rapidamente prove durante una perquisizione . La percentuale di successo supererebbe il 99 per cento. Gli esponenti delle forze dell’ordine possono anche collegarsi ad un database centrale per condividere informazioni sul materiale rinvenuto e tentare di risalire alla filiera della produzione del pedoporno.
Il suo utilizzo, spiegano, consentirebbe anche di minimizzare l’esposizione dei detective alle immagini più scabrose: una esposizione che, a quanto pare , crea non pochi problemi psicologici a lungo termine.
Luca Annunziata