A scanso di equivoci, lo mettiamo subito nero su bianco: la domanda che dà il titolo a questo articolo è senza una risposta certa. Si possono però formulare ipotesi e supposizioni, considerando alcuni indicatori provenienti dal mercato e le analisi degli addetti ai lavori. Ormai da qualche settimana trattiamo il tema legato all’esplosione dei prezzi della RAM, che quasi inevitabilmente innescherà una serie di rincari per dispositivi come PC, smartphone, tablet e console.
Quanto a lungo pagheremo oro per RAM e SSD?
C’è chi come Tom’s Guide prevede un ulteriore aumento significativo dei costi nella prima metà del 2026, finché le aziende che stanno alimentando il fenomeno (a breve vedremo quali sono) continueranno ad accaparrarsi quelle disponibili e fino a quando saranno operative nuove linee di produzione. Uno dei protagonisti del settore, TeamGroup, stima invece che prima del 2027 inoltrato la situazione non migliorerà.
Non si tratta nemmeno della profezia più pessimista. C’è chi ritiene che la soluzione al problema possa essere ancora più lontana, non prima del 2028. Lo stesso discorso può essere applicato alle memorie NAND. La tecnologia è alla base delle unità SSD, un’altra categoria che sta facendo registrare forti rincari.
Mercato in balia degli investimenti AI
Qual è la causa di tutto questo? La responsabilità è da attribuire ai giganti dell’intelligenza artificiale in primis. Sono alle prese con l’esigenza di allestire infrastrutture sempre più imponenti, per far fronte a una richiesta in costante crescita di servizi AI come ChatGPT, Gemini e così via. Hanno dalla loro grandi capitali e nessuna paura di investirli. Il risultato è scontato: acquisto massimo delle componenti hardware in circolazione, a discapito del mercato consumer.
Una testimonianza diretta di questa dinamica è giunta con l’annuncio di Micron, che insieme a Samsung e a SK Hynix forma il trio di produttori più importanti del settore. Pochi giorni fa ha detto addio a Crucial, marchio storico per l’ambito consumer, dichiarando di volersi concentrare sul supporto dei clienti strategici più grandi nei segmenti in più rapida crescita
. Tradotto: ci spiace, ma i soldi sono da un’altra parte.
È la legge della domanda e dell’offerta
Insomma, c’è un comparto che improvvisamente presenta maggiori opportunità di guadagno e le aziende non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione. Devi vendere? Fallo al migliore acquirente, ha chi ha il portafoglio più gonfio ed è pronto a spendere subito. È semplicemente la legge della domanda e dell’offerta, dopotutto.
In questo gioco delle parti, azionisti e consigli di amministrazione esultano, gli utenti piangono. Prepariamoci ad aumenti per i prezzi di PC, smartphone, tablet, console e di qualsiasi altro dispositivo integri un modulo RAM o SSD. Pensiamoci, ogni volta che inviamo un prompt a ChatGPT credendo sia gratis.