Quante volte sarà capitato di guardare un’immagine generata dall’AI e di pensare manca qualcosa ma non so cosa
… Probabilmente si sta commettendo lo stesso errore del 90% degli utenti. Si tratta ChatGPT come un esecutore invece che come un collaboratore creativo.
Partiamo da un concetto semplice: non si può considerare ciò che non viene in mente. Quando si scrive un prompt per generare immagini, si tende a focalizzare l’attenzione solo sul soggetto principale: una montagna, un gatto, un paesaggio urbano, ma si dimenticano altri dettagli che sono comunque importanti a livello di composizione. E qui entra in gioco ChatGPT come consulente creativo.
Come creare opere d’arte con ChatGPT
Invece di scrivere prompt a casaccio, si può chiedere di analizzare quelli già utilizzati e mostrare cosa manca sistematicamente. Magari non si specificano mai le condizioni atmosferiche oppure si ignorano gli effetti fotografici come la profondità di campo o il tipo di lente.
Il risultato è spesso sorprendente. La maggior parte delle persone si accorge di trascurare aspetti fondamentali, come la temperatura del colore, i riflessi ambientali, le ombre, e persino la prospettiva della scena.
Per i principianti, la domanda magica è: Puoi creare una lista di stili, parametri e caratteristiche che dovrei includere per rendere i miei prompt più dettagliati?
La risposta di ChatGPT diventerà una sorta di checklist personale, un promemoria sempre a portata di mano per esplorare ogni dimensione creativa.
Le tecniche avanzate per generare immagini artistiche con ChatGPT
1. Usare un’immagine di riferimento
Immaginiamo di vedere una fotografia mozzafiato e di voler catturare quella stessa magia in un contesto completamente diverso. Prima bisognava andare a intuito per capire cosa rendesse quell’immagine così speciale. Ora si può semplicemente chiedere all’AI di analizzarla e rivelare i segreti che la rendono tanto efficace.
Facciamo un esempio concreto. Un fotografo cattura la Torre della Televisione di Berlino riflessa in uno specchio, con edifici sfocati sullo sfondo e una luce dorata che illumina la scena. Mettiamo il caso che si voglia ricreare la stessa atmosfera, ma con la Torre Eiffel… Non si deve più giocare a indovinare.
Basta caricare l’immagine originale su ChatGPT e chiedere: Descrivi questa foto in modo che un generatore di immagini AI possa comprenderla e replicarla.
L’AI analizzerà ogni elemento, la composizione, l’illuminazione, la profondità, i riflessi, persino l’umore emotivo della scena, traducendo tutto in un linguaggio che qualsiasi generatore di immagini può interpretare. Il risultato è un template dettagliato dove sostituire semplicemente “Torre della Televisione di Berlino” con “Torre Eiffel” e “Berlino” con “Parigi”.
2. Raccontare una storia con le immagini
Le singole immagini sono belle, ma le storie raccontate per immagini hanno un impatto diverso. ChatGPT può aiutare a costruire sequenze narrative, creando una serie di prompt collegati tra loro che raccontano una storia dall’inizio alla fine.
Consideriamo un tema urgente: l’inquinamento da plastica nei mari. Se tutta la plastica dispersa venisse raccolta, riempirebbe 5 milioni di container. È un dato che fa rabbrividire, ma come trasformarlo in immagini che tocchino davvero il cuore delle persone?
Invece di creare una singola immagine shoc, meglio chiedere a ChatGPT di creare un prompt per un arco narrativo in quattro parti sull’inquinamento dei mari
. L’AI genererà una sequenza cinematografica: magari partirà da un bambino che gioca su una spiaggia apparentemente incontaminata, per poi rivelare gradualmente la realtà nascosta sotto la superficie, culminando in una visione distopica ma ancora reversibile del futuro.
La chiave sta nella coerenza stilistica tra le immagini. ChatGPT sa mantenere costanti gli elementi chiave, come i personaggi, i colori, lo stile artistico, il tutto mentre sviluppa la narrazione. È puro storytelling per immagini, dove ogni frame costruisce su quello precedente. Questo metodo si può applicare a tutto, anche ai portfolio professionali che documentano un progetto dall’inizio alla fine, campagne che raccontano la storia di un cliente, o fumetti AI con personaggi e scenari che restano coerenti per tutta la serie.
3. Seguire le tendenze
I trend nel design cambiano alla velocità della luce. Quello che era innovativo sei mesi fa oggi è roba vecchia. ChatGPT può essere un radar personale per intercettare le tendenze emergenti prima che diventino mainstream.
Prendiamo il caso di un content creator che vuole creare una landing page “link in bio” per i suoi follower Gen Z. Invece di copiare design già visti mille volte, può chiedere a ChatGPT: “Quali sono i trend emergenti nel web design per landing page rivolte alla Gen Z? Crea un mockup che integri questi elementi.”
L’AI non si limiterà a suggerire colori pastello e font sans-serif. Analizzerà tendenze micro come il ritorno del brutalismo digitale, l’uso di micro-animazioni CSS, il design nostalgico Y2K remixato, o l’integrazione di elementi 3D con effetti di trasparenza. Il mockup non sarà solo bello, sarà predittivo, capace di anticipare le direzioni verso cui il design si sta muovendo, invece di limitarsi a inseguire stili già superati.
Ma c’è un livello ancora più profondo. Caricando un proprio selfie, ChatGPT può integrarlo nel design, mostrando esattamente come apparirà il risultato finale.
Quando l’AI diventa un partner creativo
La vera potenza del chatbot di OpenAI viene fuori quando si smette di usarlo come un “distributore automatico” di immagini e si inizia a trattare come un collaboratore creativo. Invece di accettare passivamente i suoi suggerimenti, è mille volte meglio costruire un dialogo.
Ogni passaggio si basa su quello precedente, come un processo che si affina sempre di più. L’immagine finale nasce da un vero e proprio dialogo creativo. Non è più questione di fortuna o tentativi casuali. Piano piano si toglie tutto quello che non serve fino ad arrivare all’idea che si aveva in mente.
Oggi non serve più conoscere Photoshop, comprendere la teoria del colore, o padroneggiare la composizione fotografica. Serve solo saper comunicare la propria visione.