Esiste un tipo specifico di paralisi di cui non si parla mai abbastanza. Non è mancanza di motivazione. Non è pigrizia. Non è nemmeno procrastinazione nel senso classico. È quando si ha troppa carne al fuoco, troppe schede aperte nel browser, troppi pensieri che frullano per la testa. Si sa cosa si deve fare, ma non si sa bene da dove cominciare. E più uno ci pensa, più si sente bloccato. È il momento in cui il cervello sembra pieno, ma poco collaborativo.
ChatGPT: come uscire dalla paralisi decisionale con un prompt
Per questo tipo di paralisi esiste un prompt di ChatGPT sorprendentemente semplice che funziona come una “linea di partenza”. Non dice cosa fare. Mette in movimento. Che è spesso la parte più difficile.
Ecco il prompt che sblocca tutto: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione.
Tutto qui. Nessuna istruzione o spiegazione ulteriori. Non c’è bisogno di formulare la domanda perfetta.
Dopo aver incollato il prompt, si può aggiungere tutto quello che si ha a disposizione, anche se è disordinato, come elenchi puntati, appunti scritti a metà, un paragrafo che non convince, una vaga descrizione di ciò che si sta cercando di fare, una foto della propria agenda fitta, uno screenshot di email da gestire, ecc.
Questo prompt dà a ChatGPT il permesso di prendere l’iniziativa. Risponderà con domande, che è spesso esattamente ciò di cui ha bisogno quando la fatica decisionale ha già preso il sopravvento.
Perché questo prompt funziona così bene
Molti pensano di dover approcciare ChatGPT con una richiesta formulata in modo impeccabile, ma nella vita reale, raramente il lavoro o il pensiero iniziano in questo modo.
Questo prompt funziona per tre motivi fondamentali:
1. Scaccia via l’ansia di fare la domanda perfetta
Non si deve sapere cosa chiedere. Non è necessario organizzare i pensieri prima. Si può essere confusi, e va bene così.
2. Permette di essere vaghi senza sentirsi inutili
Essere vaghi normalmente sembra controproducente. Ma con questo prompt, la vaghezza è un punto di partenza accettabile.
3. Trasforma ChatGPT in un collaboratore invece che in uno strumento
Chiedere “Cosa dovrei fare?” presume di avere già un’idea. Chiedere “Aiutami a sbloccarmi” ammette di non sapere nemmeno da dove partire. La differenza nell’approccio è sostanziale.
Casi d’uso in scenari reali
Vediamo applicazioni pratiche di questo prompt in situazioni dove il blocco è più comune.
Scenario 1: Progetto importante
La situazione: Si ha un progetto importante con una scadenza da rispettare, ma ci si sente sopraffatti. Troppi aspetti da considerare, troppe cose da fare.
Come usare il prompt: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione. Devo organizzare evento aziendale per cinquanta persone. Tre mesi di tempo. Budget limitato. Location da trovare, catering da organizzare, programma da definire, inviti da gestire. Non so cosa fare prima.
ChatGPT organizza il progetto in fasi, stabilisce priorità logiche, suggerisce quale singolo passo fare oggi, non un piano completo che fa venire l’ansia, ma un’azione concreta da cui partire.
Scenario 2: Email difficile da scrivere
La situazione: Si deve scrivere email delicata o importante, ma si fissa la schermata vuota da venti minuti senza scrivere una sola parola.
Come usare il prompt: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione. Devo scrivere un’email a un cliente per spiegare il ritardo di un progetto. Non è colpa nostra, ma non voglio sembrare sulla difensiva. Voglio essere professionale, assumermi la responsabilità senza ammettere errori che non abbiamo fatto, e proporre soluzione.
ChatGPT farà delle domande di chiarimento e poi suggerirà struttura e tono appropriati.
Scenario 3: Lista infinita di cose da fare
La situazione: Si hanno più di venti cose nella lista di cose da fare e nessuna sembra più importante delle altre. Paralisi da scelta.
Come usare il prompt: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione [Incollare intera lista disordinata o caricare screenshot]. Ho tutte queste cose da fare oggi, ma non so quale fare prima. Alcune sono urgenti, altre importanti, altre veloci. Mi sento sopraffatto.
ChatGPT categorizza per urgenza-importanza, identifica quali compiti sono prerequisiti per altri, suggerisce un ordine logico basato su quanto tempo si ha a disposizione e quando sono le scadenze.
Scenario 4: Appunti disorganizzati che devono diventare qualcosa
La situazione: Si hanno pagine di appunti da riunioni, ricerche, brainstorming. Il materiale è buono, ma è tutto caotico.
Come usare il prompt: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione [Caricare file di appunti disordinati]. Ho tutti questi appunti da trasformare in una presentazione per un cliente. So che devo ricavare dei punti chiave, ma non vedo una struttura chiara.
ChatGPT identifica temi ricorrenti, raggruppa informazioni correlate, suggerisce una struttura narrativa, propone quali punti possono diventare le slide principali.
Scenario 5: Decisione complicata con troppi fattori
La situazione: Si deve prendere una decisione importante, ma ci sono così tanti fattori da considerare che non si riesce nemmeno a organizzare il pensiero.
Come usare il prompt: Non so da dove cominciare. Prendi quello che ti do e porta avanti la situazione. Devo decidere se accettare un’offerta di lavoro. La paga è migliore e il ruolo è più interessante, ma l’azienda è meno stabile. Migliori benefit ma meno flessibilità. Non riesco a organizzare i pensieri per capire cosa conta di più.
ChatGPT organizza i fattori in categorie (finanziario, tempo, crescita professionale, equilibrio vita), li mette a confronto chiedendo di attribuire un peso a ciascuno e costruisce un vero e proprio framework decisionale.
Cosa fa ChatGPT dopo che si invia il prompt
ChatGPT fa qualcosa di incredibilmente utile quando riceve questo prompt: organizza, stabilisce priorità e suggerisce un prossimo passo chiaro, senza travolgere con troppe opzioni.
Naturalmente, il prompt base si può adattare per contesti specifici, come i progetti creativi (es. Non so da dove cominciare con questo progetto creativo. Prendi questi pensieri sparsi e aiutami a trovare direzione.
), per l’apprendimento (es. Non so da dove cominciare a studiare questo argomento. Ecco cosa devo imparare, crea percorso logico.
).
Perché un prompt vago funziona meglio di una richiesta più strutturata?
Molti prompt virali dicono esattamente cosa chiedere con strutture elaborate. Sei un [ruolo]. Il tuo obiettivo è [obiettivo]. Ecco il contesto [contesto].
Quei prompt funzionano bene quando si sa cosa si vuole, ma non quando non si hanno le idee chiare.
Questo prompt riconosce una cosa molto umana, a volte il problema non è mancanza di motivazione o capacità, ma semplicemente non sapere da dove iniziare. È proprio in quel momento che la maggior parte delle persone si arrende. Questo prompt impedisce che accada.
Ciò che questo prompt fa, non è fare il lavoro al posto dell’utente. È mettere in moto il cervello. Non dirà cosa chiedere. Cambierà il modo in cui si chiede.